Votes given by AldoMax

Si, infatti è possibile valutare il contesto storico / archeologico in un campo vergine , non lavorato, l’erratico perso stabilisce nel passare delle ere il passaggio di popoli e culture con particolare esattezza! In un campo arato , rivoltato dai vari macchinari, l’affondamento e la rilevanza di ciò che si trova è si indicativo ma non determinante! E lo sanno benissimo, come sanno che tutto è verificabile solo in linea teorica, ipotesi , nulla di certo, perché una cosa è il ritrovo massivo di materiale inerente un determinato insediamento e, un’altra è il ritrovo unico e/o sporadico! In Italia ogni terreno, ogni paese, città o piccolo borgo, riserva oggetti di interesse storico archeologico, e, partendo da questo presupposto , ogni contesto dovrebbe essere protetto , ma, nel momento in cui esiste l’agricoltura industrializzata è poi inutile il divieto di fare delle buche di una decina di cm a fronte di mezzo metro di lavorazione! Ma, il nostro è un paese ingordo, la regola del : È tutto mio! Fa si che si perda la maggior parte dell’erratico piuttosto che dare a noi la possibilità di ritrovo e consegna, si trincerano dietro al fatto che non siamo preparati al recupero e che roviniamo gli oggetti nel farlo, oggetti che comunque si rovineranno irrimediabilmente restando nei terreni acidi perché fertilizzati continuamente! Una delle assurdità conseguente a leggi senza flessibilità come quelle in vigore, io le accetto ma non posso fare a meno di criticarne alcune, fatte da persone che conoscono il contesto solo per sentito dire e, magari che hanno sentito solo chi come la tizia di cui sopra, pensa e si esprime con la stessa intelligenza di un asino con il paraocchi!

Io i bossoli ho smesso di portarli a casa da tempo... a volte ne scavi 50 in mezz'ora, che te ne fai? Quando ne tieni uno per tipo basta e avanza! Certo anche quelli potrebbero essere contestati ma insomma si tratterebbe di accanimento. Se ti trovano con un bossolo sparato in saccoccia metre giri col metal non credo possano crearti problemi reali. Certo, se poi vengono a casa e ti trovano la cantina piena cambia il discorso. Questo intendevo. Non credo tu possa farne molto altro. Di solito sono in ottone e il valore è pressoché nullo. Spesso li lascio direttamente. Ricordo l'emozione dei primi ritrovamenti e penso che magari possano fare felice qualcun altro!

MetaLemmy

Non ci crederai, ma aspettavo il primo che avesse da criticare.🙂
Io credo che non si possa classificare un libro come "Manuale delle giovani marmotte" senza averlo letto. Oltretutto senza aver nemmeno visto l'indice. Dico questo perché mi hai chiesto se ho considerato una sezione bellica, ti posso far notare che, solo dall'indice riportato nella discussione potresti dedurne che ne ho trattato nei capitoli 1 e 4, ma ne ho scritto anche nei capitoli 10,11 e 14. Solo dei residuati bellici.

Se avesse senso solo affidarsi ad una guida sul campo e scrivere non avesse utilità, allora dovremmo chiudere tutti i forum e gruppi vari.

Sinceramente non capisco perché scrivere un libro simile sia irrispettoso. Verso chi?

Capisco che ogni oste può dire che il suo vino è buono, ma credo di aver svolto una buona disamina (nessuno è perfetto, e gli errori possono sempre esserci), ma posso dire, a titolo di esempio e come ho scritto nell'introduzione del libro, che mi sono avvalso della lettura del libro "Della guerra" di Von Clausewitz, testo di teoria militare sul quale si sono formati i generali delle guerre del secolo precedente, e "Tattiche della fanteria nella seconda guerra mondiale" di Bull e Rottmann. Questo per cercare di dedurre posizionamento e tattiche militari, informazioni teoriche che ho sempre trovato molto utili nella ricerca pratica sul terreno.

Ad ogni modo, nulla di personale, nemmeno da parte mia.