Allora, io cercherei, se mi consenti, di fare un minimo di ordine in quello che dici.
Innanzitutto, vige un criterio generale, nei paesi civili: il principio per cui tutto ciò che non è espressamente vietato è consentito.
E non viceversa.
Dunque, la mancata regolamentazione comporta libertà e non divieto.
Le aree archeologiche sono ben precise, delimitate con chiarezza sulle mappe di vincoli di zona.
Nelle stesse mappe puoi trovare il contenuto del vincolo.
Semplicissimo: c'è una mappa, con aree colorate, a ciascun colore corrisponde una destinazione del territorio.
Ci clicchi sopra col mouse e ti escono fuori di dettagli (per esempio: "Ruderi romani. Area di rispetto di 150 metri. Divieto assoluto di edificazione, colture agricole solo superficiali" etc...)
Secondo: non esistono divieti inutili.
Quel che può apparire inutile sotto certe prospettive soggettive, non lo è secondo altre prospettive.
Per esempio, è vietato scavare a accumulare terra vicino a torrenti, fossi e canali di irrigazione.
Divieto inutile?
Forse.
L'importante è che le persone che ritengono questo divieto inutile coincidano con gli alluvionati, così imparano a proprie spese (e non a spese di altri) cosa significa "rischio idrogeologico e rispetto del territorio".
Ho l'impressione che alcune tue considerazioni sono un pochino viziate da visioni soggettive del mondo.
Sotto un punto di vista più oggettivo:
1) se vengono perdute monete e banconote chi se ne avvantaggia è proprio lo Stato.
Le monete sono "gli assegni" dello Stato... se io ti dò un assegno firmato da me e tu lo strappi o lo perdi... chi ci rimette? Recuperarle non aumenta il PIL.
2) i metalli che vengono recuperati difficilmente "vengono rimessi in circolo" e comunque hanno una massa tutto sommato trascurabile;
3) il controllo del territorio... in che senso? Siamo tutti sentinelle?
4) il rinvenimento di oggetti preziosi è già regolamentato:
www.laleggepertutti.it/183388_trov...ituirlo-e-reatoe mi pare pure che non sia normativa o divieto inutile...
Il divieto di velocità per strada dissestata non è inutile. Tutt'altro.
Perdonami se ti contraddico, ma per mestiere mi occupo di questo, da nove anni circa.
Anche i divieti di velocità sono regolamentati, a livello internazionale... con criteri tecnici comuni a tutti i paesi civili.
L'ente proprietario o gestore della strada non può introdurre un divieto di velocità che sia inferiore all'85° percentile.
Che significa?
Significa che il limite di velocità non se lo inventa l'ente gestore della strada, ma è quello che corrisponde alla velocità tenuta dall'85% dei mezzi che la percorrono, a meno che non ci siano pericoli o ostacoli in carreggiata.
Se ci sono pericoli od ostacoli in carreggiata che faccio?
O modifico la strada, con notevole spesa ed aumento delle tasse, oppure introduco diverse misure di salvaguardia meno costose.
Per esempio... vi piacciono le strade alberate?
Suggestive, belle, romantiche, rilassanti, ecologiche... pericolose.
Vietatissime.
Se esci di strada a 70km/h e ti abbracci un platano sei finito.
Non la racconti.
O si tagliano milioni di platani, pini, abeti, querce, lecci o si introduce il limite massimo di 50 km/h.
Il mio ufficio riceve richieste di risarcimento milionarie per persone decedute a seguito di urto, in motocicletta, contro platani secolari su strade statali, viaggiando a 180 km/h... "se non ci fosse stato il platano... il mio cliente sarebbe ancora vivo"...
Finora mai nessuno ha vinto una causa.
Un'ultima considerazione: sei tu che sostieni che ci siano divieti inutili... perchè devo cercarli io?
Io non li trovo.
Altro principio di civiltà e di logica è che chi sostiene una affermazione ha anche l'onere di provarla.