manu2015 |
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| CITAZIONE (elv66 @ 7/10/2016, 09:52) allora forse mi sono espresso male... io non faccio "ricerche Archeologiche" o "opere per il ritrovamento" delle cose indicate nell'art. 10 del 2004 modificato ed integrato dal D.Lgs. 26 marzo 2008, n. 62. e nessuno con un minimo di sale in zucca esce con il metal per fare "ricerche archeologiche".. ma esce per un hobby.. e nel caso mi dovessi trovare difronte ad un bene di cui al 4 comma lettera b, so bene cosa devo fare. Effettuare ricerche archeologiche o effettuare opere per il ritrovamento, a parer mio, sono cose che vanno ben oltre la spazzolata dell' hobbysta con il metal detector.. e, sempre a parer mio, se un tombarolo usa il metal detector lo fa esclusivamente per affinare la sua "ricerca" volta al reperimento di beni rientranti nel suddetto art. 10 al fine di appropriarsene indebitamente in violazione al citato da te art. 175.. ripeto .. se ci si trova difronte personale autorizzato alla vigilanza che applica in maniera restrittiva e, sempre a parer mio, "inquisitoria" la legge allora si... possiamo sembrare tutti tombaroli Ok! Comunque, inizialmente avevo detto che il discrimine va fatto tra ricercatore per lucro o meno (chi si mette alla ricerca di reperti per venderli e chi per collezionarli) e l'hobbista che fa ritrovamenti fortuiti, a cui segue la segnalazione e la consegna alla competente autorità. Il discrimine tra ricercatore senza lucro e l'hobbista che si imbatte fortuitamente è molto sottile. A riguardo, penso che sarebbe opportuna un'adeguata riflessione sul patentino (con coinvolgimento della sovrintendenza) che potrebbe in parte tutelare l'hobbista che si imbatte fortuitamente girando ovviamente al di fuori delle aree adeguatamente segnalate.
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