CITAZ:
Compilare carte archeologiche è un lavoro lungo e fatto da collaborazioni varie, che rientra negli accordi sui piani regolatori territoriali, come appunto psc, ptcp,rue, poc ecc, ecc.
in effetti è compito dei comuni divulgare attraverso i propri uffici o siti internet, il risultato di queste collaborazioni.
Io ad esempio, sono ignaro di quanto sia la profondità e se ci sia mai una misura legalmente stabilita, che divida il suolo dal sottosuolo, come suggerisce Cesira,
ma ritengo anche improbabile che in giaciture secondarie, uno possa permettersi il lusso di andare a fare delle buchette di buon senso, senza infrangere la legge!
In quanto alle affermazione di Embomedellaro si, probabilmente sono un ignorante, ma ho collaborato spesso a compilare carte archeologiche del mio territorio e come consiglio, dico che mi pare controproducente andare in una Soprintendenza a chiedere queste carte che, sicuramente, ti verrà di contro chiesto il motivo.
Non mi voglio dilungare e appunto per correttezza, ribadisco, che è proprio la legge sulla concessione di ricerca che fa la differenza!
Ma scusa Metalu...scusami per il post un po' ruvido... ma ma se non voglio incorrere in casini mi devo informare di dove non posso andare giusto?
se l'aggiornamento delle carte è un lavoro lungo... fino a che una carta non è aggiornata non è di dominio pubblico quindi la zona non è vietata...giusto?
risultato un cristiano corre il rischio in buona fede di essere beccato in una zona archeo senza saperlo...o meglio senza che nessuno lo sappia tranne i pochissimi addetti ai lavori che però non divulgano le info!
avrai notato che invece che rispondere ti rimpallano in ogni dove pur di non sbattersi a rispondere... e poi se le ha Sofocle perché sono così ottusi a non dare informazioni?
Ti rendi conto vero che è un atteggiamento profondamente sbagliato verso il cittadino?
il motivo pe cui uno cerca certe info è per non incasinarsi... ma forse dall'altra parte viene letto... come dove devo andare a fare il tombarolo