CITAZIONE (fojda @ 14/1/2014, 12:19)
Per presentare una proposta di legge servono 50000 firme autenticate da Pubblico Ufficiale e non è una cosa semplice, e in ogni caso per fare approvare una legge ci vuole una maggioranza parlamentare favorevole, a prescindere che l'iniziativa legislativa sia stata popolare o di gruppi parlamentari o dello stesso governo.
CITAZIONE (Boba2012 @ 5/1/2014, 22:57)
Quale impatto negativo potrebbe avere invece sempre la nostra attività? E poi fare (come si dice) "match" e cioè fare incontrare i due aspetti e vedere come una pratica consapevole e legalizzata del nostro hobby potrebbe essere una limitazione del danno da chi invece lo pratica in modo illegale (es. tombaroli). Per fare un esempio: se io vado a pescare rispettando le regole e la natura e di fianco a me uno pesca con le bombe è chiaro che io in quel momento ho la possibilità di denunciare come testimone e quindi assolvo (pur avendo con il bombarolo lo stesso fine e cioè il pesce) anche ad una funzione di sorveglianza e tutela del patrimonio.
Ma la cosa più importante è partire con le idee chiare: Se si dice che la nostra pratica -a differenza di quella dei "tombaroli"- è legale, cosa andremmo a modificare?
In ogni caso -senza entrare in polemiche politiche- io nell'attuale legislatura, che tira a campare sul giorno per giorno , la vedo un po dura che si mettano insieme per fare una legge per i metaldetectoristi..modificando addirittura le attuali norme del Codice dei beni Culturali poi, andando a permettere quello che è vietato..
Si è vero, ci sono dei problemi reali che rendono la cosa quasi impossibile: cinquemila firme non sono una passeggiata; in più tutte le menate tecniche che sono da affrontare.
Comunque, senza voler cambiare il mondo oggi (e forse nemmeno domani....magari dopodomani) ma cercando di creare dei presupposti , quello che dici tu è giusto: cosa andremmo a modificare? Anche se io la porrei in questo modo: cosa andremmo ad aggiungere?
D'altronde chi pratica la caccia convive e collabora con chi lotta per la difesa della natura e del territorio: quelli che cacciano hanno luoghi in cui è consentito praticarla e specie protette di animali sui quali c'è il divieto di caccia da poter catturare. I cacciatori, quelli onesti, (io non pratico la caccia e non mi piacerebbe), svolgono anche una funzione di tutela ambientale e di controllo e autocontrollo del territorio i cui benefici ricadono sulla collettività: si pensi a quante discariche abusive vengono segnalate o sversamenti illegali, soprattutto in luoghi e stagioni che non sono per nulla frequentate. E' chiaro che ci saranno sempre i cacciatori di frodo (anche se in misura minore) e o chi trasgredisce le regole ma, spesso, capita che siano gli stessi cacciatori a denunciare, proprio per un discorso di autotutela.
Ci sono poi "attività" lasciate completamente allo sbando che sono tollerate (fina ad un certo punto), tipo il passare con le moto da cross nei boschi oppure con i quad e i fuoristrada (probabilmente fa più danni una moto che 100 detectoristi, ammesso che non trovino tutti una piramide maja
).
Io direi che la nostra attività potrebbe convivere ottimamente rispettando i vincoli e tutto il resto mettendoci in aggiunta nel rispetto delle regole.
Per quanto riguarda la legislatura attuale io non ci penserei nemmeno dato che, come disse il poeta: si sta d'autunno come gli alberi le foglie.
Qui poi non si tratta di quel partito o quell'altro, si tratta di confezionare una proposta seria e convincente: magari insieme a qualche sovrintendente interessato portando l'esperienza inglese.