Ho avuto oggi l'incontro col direttore della Sop. ai Beni Archeologici della Prov. di Tn e devo dire che non c'è stata alcuna polemica o tensione da ambe le parti. Di certo, è stata ribadita la legge e la necessità di rispettarla in materia di scavi archeologici (assolutamente vietati ai detectoristi). Ma è stato anche precisato, e non da me, che l'uso del metaldetector non è proibito. Piuttosto, il sovraintendente si è soffermato sulla volontà, da lui stesso definita "istituzionale" di chiarire gli obblighi fondamentali: come dicevo, nessun tipo di scavo o ricerca archeologica nonchè attenzione a tutti i luoghi, boschi, colli, campi che siano, che possano avere caratteristiche di potenziale archeologia. Ora, visto che il nostro Paese è *tutto* caratterizzabile così, non resta che una formula chiave: *correttezza-segnalazione*. Mi soffermo su quest' ultimo termine per precisare che a detta del funzionario di Trento, se uno incappa, senza scavare ma anche solo nel sottobosco, in un reperto archeologico o antico e quindi tale, ad esempio la classica punta di freccia, deve LASCIARLA DOV'E', SALVO CHE L'OGGETTO NON CORRA IL PERICOLO DI ANDARE DANNEGGIATO O PERDUTO. Una volta preso atto di dov'è l'oggetto, segnalarlo subito alla Soprintendenza, con tanto di coordinate GPS, e il "gioco" è fatto.
In sostanza:
-Se non vi è scavo;
-Se non si spazzola in zone troppo caratterizzate da presenze storiche (castelli, palazzi, antichi conventi, ecc...)
-Se in caso di rinvenimento oggetto antiico anche piccolo, se ne prende l'esatta posizione e al limite lo si nasconde vicino lasciando apposito segnale;
-Se se ne rilevano le esatte coordinate con gps e, meglio ancora, se si aggiungono a queste una o due foto;
-Se la segnalazione del ritrovamento ivi lasciato avviene tempestivamente alla Sop. di competenza...
il detectorista può dirsi tranquillo e civile, rispettoso della legge.
Il Sop. di TN ha anche precisato che in casi particolari, come ad esempio l'aver trovato una monetina romana in superficie, su un sentiero di transito, è permesso prenderla in custodia, dopo essersi segnato il luogo di ritrovamento, e consegnarla alla Sop. locale. Questo per evitare pericoli di dispersione o danneggiamento.
Insomma, *correttezza e segnalazione*. Per questa ragione, consiglierei a tutti di munirsi di GPS e macchina fotografica. Tante segnalazioni del genere alle varie sop. regionali, possono contribuire a fare le dovute distinzioni fra i ricercatori coscienziosi e i depredatori. Stasera stessa vado a vedere che tipo di GPS esistono in commercio.
E' un po' come quando più volte, e inutilmente, ho consigliato ai cacciatori di andare a caccia fotografica e non con la carabina!
Il colloquio fra me e il sop. è stato comunque cordialissimo: nessuna gogna, rampogna o disprezzo, almeno in apparenza. Ma a me basta. La cordialità ha fatto il resto.
Aneddoto: il Sop. ha detto: "Ci sono paesi dove le cose stanno in modo molto diverso come l' Inghilterra. Buon per loro, ma per noi è così..."