Per amor di chiarezza, ho inoltrato via mail una lettera all' archeologa della SOP di TN. La signora in questione mi conosce da tempo ed è quella che ha preso in consegna altri miei rinvenimenti archeologici occasionali lasciandomene regolare ricevuta.
Ho ritenuto fosse questo il momento giusto per scriverle, visto quello che è accaduto con i ricercatori abusivi sorpresi dalla GDF in Val di Non. Ho anche aggiunto, indirettamente, gli estremi precisi delle mie "potenzialità" spazzolanti per vedere cosa risponde.
Stiamo a vedere.
La lettera è questa (salvo giusta e corratta omissione del nome della :
funzionaria della SOP di TN in questione):
Pergine Valsugana, 29.08.2013
Egr. Dott.ssa......
dopo l'accaduto recente in Val di Non, in cui tre chiamiamoli "detectoristi" sono stati sorpresi a depredare Castel Ton, colgo questo spunto per due fondamentali ragioni:
1)- Mi dissocio formalmente e praticamente da questi individui e loro "colleghi" i quali usano il metaldetector come strumento di razzia e senza alcuna precauzione di carattere archeologico nè tantomeno culturale. I sensi di questa mia dissociazione li spiegherò fra poco.
2)- Ho ritrovato in un cassetto, pochi reperti superstiti delle mie prospezioni occasionali e di superficie in un paio di boschi piuttosto sottostanti due castelli ora scomparsi: Tesobo vicino a Roncegno e Montebello, non distante. Si tratta di quattro punte di freccia e qualche fibbia, nonchè oggettini da identificare meglio. Profondità media: 1 cm. Tali reperti sono a disposizione per consegnarveli nell' ottica di una chiara e limpida interazione, per quanto del tutto occasionale, fra noi.
In merito alla suddetta mia totale dissociazione dai "cercatori-predatori" di cui sopra, ci tengo a farle sapere quanto segue:
a) Sono il referente per il Trentino Alto Adige di questa associazione di ricerca storica e di appassionati di metaldetecting:
www.ricercastorica.it/ ARSI . E' inutile precisare che l' Associazione, con sede centrale a Novi Ligure, si attiene rigorosamente alla legge in materia di ricerche occasionali e comunque di uso del metaldetector. Io ho coniato il termine "Metaldetecting Consapevole", anche perchè c'è un grande desiderio da parte di un buon numero di appassionati di differenziarsi dai depredatori senza cultura storica e, peggio, dai ricettatori di reperti. Rifiutiamo fermamente la qualifica di "tombaroli". Nel sito ARSI io scrivo articoli consultabili sotto lo pseudonimo di Alvaro-Antonio.
b) Le mie uscite col metaldetector sono riducibili a 3- 4 volte l'anno per motivi di impegni vari e non durano più di 2 ore al massimo.
c) I terreni scelti, previo permesso dei proprietari, sono boschivi o arativi e non si possono più configurare come pertinenze dirette di un qualsiasi castello, sia ancora in piedi che scomparso o in rovina.
d) Nessuno "scavo" degno di questo nome viene da me fatto, limitandomi a "grattare" il terreno laddove lo strumento suoni. Del resto, quello che ho trovato, da sempre, non è mai stato sotto 2-3-5 cm di terreno.
e) I siti che posso "esplorare" non possono certo essere impervi in quanto, purtroppo, sono affetto da fibrillazione atriale, una disfunzione cardiaca che non permette sforzi eccessivi e crea una grande "fame di aria".
f) Come per il passato, resto a disposizione di questo Ufficio per consegnare qualsiasi reperto occasionalmente trovato di possibile interesse archeologico anteriore al 1930.
f2) Sarei molto contento se, in attesa del Vs. diretto interessamento a seguito di mia segnalazione, mi potessi ritenere "custode" degli oggetti ritrovati come del resto mi sembra logico sia.
g) Intendo continuare a sensibilizzare gli amici con l'hobby del metaldetector con cui sono in contatto nei vari canali telematici che frequento per l'esercizio corretto e giusto del suddetto "metalsetecting consapevole" per far comprendere il più possibile la profonda differenza fra noi e i famosi tombaroli-depredatori.
Bene, non approfitto oltre del Suo tempo dott.ssa.... e resto in attesa di un Suo cortese cenno di risposta anche per procedere con la consegna dei reperti occasionali da me rinvenuti a Tesobo e Montebello.
Cordialmente
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