| Amici, come forse qualcuno ricorderà, io saranno 20 anni che vado col metal qui in Trentino. Una volta ero molto attratto dalle rovine dei castelli ma sono sempre rimasto impostato sulla completa disponibilità alla consegna e alla non ricerca sistematica. Poi, con l'inasprirsi della situazione, ho pensato di consegnare i reperti trovati nei boschi circostanti una rovina castellana, e l'ho fatto in duie trance diverse ottenendo ricevuta regolare dall' ufficio Tutela Archeologica della provincia di Trento. La raccomandazione è stata chiara: niente ricerche nei castelli o adiacenze e, in caso di ritrovamenti fortuiti in zone ove comunque ci si è premurati di avvisare i proprietari o i comuni competenti, consegnare il materiale entro 48 ore. Così mi sono adeguato e le mie spazzolate sono ora assolutamente attente a queste norme e, devo dire, comunque soddisfacenti. Mi sono inoltre iscritto ad una associazione di ricerche storiche e di appassionati di metal detector con il compito di scrivere articoli sulla storia antica e argomenti inerenti interessi di ricerca e collaborazione. Mi è stata affidata la regione Trentino Alto Adige ma c'è spazio per tutti. Se il regolamento lo permette e se vi interessa, darò il link di questa ammirevole associazione. Ammirevole perchè, anche sostenuta da supporto legale, tende a dare dei detectoristi un' immagine seria e collaborativa, con un buon supporto culturale storico-archeologico, se possibile, e l'intenzione di differenziarsi dagli scellerati depredatori che, a frotte, continuano a scavare come buldozzer vicino o dentro a tutte le rovine che gli vengono in mente, zone archeologiche comprese.
Conosco di fama queste persone. Una delle cose più brutte è che la passione per la storia e la testimonianza, anche umile di un chiodo, è per loro inesistente. E' gente che smercia, scambia, rivende.... Insomma, sono barbari. E quando qualcuno ha provato a proporre loro di associarsi seriamente in ricercatori coscienziosi, ligi alla legge e collaboratori della Soprintendenza per ottenere gradualmente sempre più fiducia nell' ottica di una maggior considerazione di tutta la categoria che torna vantaggiosa per tutti, si sono defilati senza il minimo interesse. Tutti. Io, che possa dire, non sono riuscito a riunire due, dico due miei corregionali con le stesse intenzioni, per provare a "ripulire" il panorama dei detectoristi trentino-altoatesino.
Che volete che vi dica? Continuiamo a sperare. Io sostengo con convinzione che ogni regione deve strutturare gruppi consapevoli e ligi alla legge di detectoristi nell' ottica di riconquista stima e spazio dignitoso per la categoria. E che questi gruppi interagiscano, comunichino, al di là di interessi soggettivi o, peggio, commerciali. Ci si riuscirà? Ai posteri l'ardua sentenza...
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..per aver fatto un ora di cammino quelli coi metal doveva essere una zona abbastanza fuori mano,eppure sono riusciti a scovarli!incredibile..."sfiga" dei ricercatori o impeccabile lavoro degli agenti? 
