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| Allora, si hai capito bene, se l'arma è inefficiente per vizi non eliminabili non è necessario farla disattivare in quanto già han provveduto tempo o eventi (simulacro), sicuramente è bene farla periziare e certificare lo stato in cui si trova per non avere noie o denunciarne il ritrovamento comunque chiedendo di tenerla, in quanto bene ritrovato infatti nulla vieta di poterlo detenere dopo gli opportuni controlli (questo anche per armi efficienti purchè non da guerra o pseudo guerra). Sottolineo che questo è valido per tutte le armi anche efficienti. La disattivazione, che deve essere fatta da armiere accreditato alla manipolazione delle armi stesse quindi non un qualsiasi armaiolo, è invece necessaria per la detenzione ,in caso di ritrovamento, di armi a raffica pseudo guerra, cioè non più utilizzate da alcun esercito al mondo, o da guerra. In alcuni casi poi è ammessa anche solo l'eliminazione della raffica e non è necessario disattivarle totalmente (Armi inserite in catalogo) questo richiede comunqua il passaggio al banco di prova e la richiesta di autorizzazioni di polizia. La prassi per la restituzione di un'arma ritrovata fortuitamente è di circa 1 anno, non le restituiscono con buon diritto solo se corpi di reato, il richiedente non ha requisiti per la detenzione, è un'arma clandestina; la distruzione infatti è prevista sempre solo per le armi clandestine cioè con matricola abrasa. Ricordo infine che l'essere senza matricola per le armi prodotte ante 1920 è condizione normale, non c'era l'obbligo di immatricolarle, non è quindi una condizione che le fa classificare come clandestine.
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