Metal Detector per tutti

ricostruire una storia

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view post Posted on 4/11/2010, 01:56     +1   -1
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Garrett Ace 250 - White's Mxt Pro - Racer2

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Non so se questo sia il luogo giusto per scrivere; però si tratta sempre di WWII e vorrei porvi delle domande. Tempo fa un anziano mi raccontò la sua esperienza durante la guerra e mi piacerebbe ricostruirla. L’8 settembre 1943 lui era militare e si trovava a Vipiteno. Dopo uno scontro con le truppe tedesche venne fatto prigioniero assieme a tutti i suoi compagni e vennero portati nel lager di Dachau a Monaco. Mi disse che rimasero li per pochissimo tempo. Io penso solamente per qualche giorno o addirittura solamente per qualche ora necessaria a smistare i prigionieri. Da Dachau vennero ammassati su di un treno nelle solite condizioni disumane che tutti i reduci hanno raccontato e che tutti conosciamo. A ciascuno di loro però venne consegnato 1 kg di “surrogato di caffe” (dice lui ma chissà che cos’era e il fatto che i tedeschi avessero potuto consegnare “cibo” a dei prigionieri mi pare comunque un fatto strano). A questo punto mi parlò di un lunghissimo viaggio fino ad un campo di concentramento. Lui pronuncia “stalain B1”, io credo fosse “stalag B1”. In questo luogo penso che i prigionieri fossero utilizzati come “forza lavoro”, come accadeva in ogni stalag. Infatti mi raccontò di un periodo verso fine dicembre ( 1943 o 1944?...non me l’ha detto) in cui fu’ sottoposto a turni di lavoro terribili per sistemare una ferrovia o una stazione dei treni che era stata bombardata.
Concluse il suo racconto dicendomi che a liberarlo furono i soldati russi.
Premetto che non so dove e come cercare. Apparentemente in internet non c’e’ nulla.
Oltre che collezionare oggetti della WWII mi piacerebbe anche completare questa storia attraverso documenti (es. esiste una lista dei prigionieri italiani che passarono da Dachau? Stalag B1 esiste? Dov’e’? esiste un elenco degli internati?) o fatti storici (es. quali truppe erano presenti e che cosa successe a Vipiteno l’8 settembre 1943?).
Come dicevo non so dove cercare. Per questo confido in voi. Ringrazio chiunque sappia aiutarmi e indirizzare la mia ricerca.

 
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lucheiros123
view post Posted on 4/11/2010, 02:14     +1   -1




stalag B1.. detto altrimenti .. stalag 1 B

ecco qua..
www.gps-practice-and-fun.com/stalag-1b.html
www.wartimememories.co.uk/pow/stalag1b.html
qui ci dovrebbero essere diversi link che ti potrebbero servire a trovare il nome del tuo conoscente tra i prigionieri
http://www.genealogie.com/v4/forums/recher...s-t1236525.html
 
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view post Posted on 4/11/2010, 13:17     +1   -1
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White's M6 + Detech Sef 12x10

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Ottimo lavoro di ricerca Luca.
Ora il nostro comune amico, grazie al tuo impegno, può approntare una ricerca più accurata e mirata alla realizzazione del suo nobile intento.
Sono un paio di giorni che finalmente rivedo sul forum bellissime discussioni (come succedevano ai vecchi tempi) e ne sono felice perchè oltre ad essere di utilità storica e di cultura per tutti risaltano lo spirito di amicizia e di collaborazione che secondo il mio parere dovrebbe animare il forum...... Ovviamente in seguito alla presentazione di reperti recuperati con il metal che è la cosa di basilare importanza e che caratterizza il forum stesso.
 
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view post Posted on 4/11/2010, 14:59     +1   -1
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veramente gran bella storia e gran bel gesto.e complimenti a luciano per le parole sante .....
 
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view post Posted on 4/11/2010, 18:01     +1   -1

MXT PRO --- EQUINOX 800

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Anche mio zio, ora ancora in vita, durante la guerra fu fatto prigioniero e mandato in un campo di concentramento in germania. Dopo tanti anni non si ricorda più il nome del campo, forse ha voluto dimenticarlo!!!
Dice che faceva lavori forzati, gli facevan pulire le macchie di sangue sui muri quando giustiziavano qualcuno, altre cose che non si potrebbero scrivere così facilmente...
Poi racconta che era dimagrito fino a 37 kg e quando riuscì a spedire una lettera alla sua famiglia dicendo il suo stato e che non sapeva se ce l'avrebbe fatta a ritornare vivo, allora suo padre con i pochi soldi che avevano fece costruire una cassetta in legno, vi mise del latte condensato, zucchero e cioccolato, Spedì il tutto e grazie a qualche santo i viveri gli arrivarono!!
Quando il medico del campo, se ho capito bene, glieli porto', lui era già in un telo di juta in uno scantinato, in attesa di morire e messo assieme agli altri cadaveri. Così il medico gli disse: MILLEFANTI FORSE TI SALVI!!!!
Si salvo', venne a casa e racconto poco di queste cose. La moglie invece dice, forse perchè con lei ha un altro rapporto, che da quando sono assieme tutti i giorni gli racconta qualcosa.
Sarebbe interessante saper altre cose, ma non gli domando niente per non dargli ricordi spiacevoli...
 
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lucheiros123
view post Posted on 5/11/2010, 00:27     +1   -1




.. fa rabbrividire la storia del telo di juta..
molte volte non raccontano mai queste storie..anche un mio vicino mi ha raccontato di quando era negli alpini e il punto sul quale restava sempre vago era la sofferenza del freddo..di come i vestiti italiani erano inadatti mentre i tedeschi avevano dei magnifici cappotti..
son i ricordi dei momenti di sofferenza che vengono sempre dimenticati o volutamente non raccontati

 
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view post Posted on 5/11/2010, 00:51     +1   -1
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Meglio stare zitti e dare l'impressione di essere stupidi che aprire bocca e darne la certezza

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mamma mia!!!
mi è venuta la pelle d'oca....
non riesco a immaginare una scena di questo tipo.....
in un sacco di juta pronto a morire......
è stato veramente fortunato che i viveri gli siano arrivati, direi quasi miracolato.....
 
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view post Posted on 5/11/2010, 08:56     +1   -1
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Garrett Ace 250 - White's Mxt Pro - Racer2

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Infatti..penso anche io che i reduci abbiano diffficolta a parlare di alcuni argomenti. Anche io ho chiesto al mio conoscente cosa fosse successo a Vipiteno il giorno che fu catturato...Ma rimane sempre molto vago e tende a tagliare subito il discorso...penso che non sia stato uno piccolo scontro; ma che ci sia stata una vera e propria battaglia in cui lui stesso deve aver sparato a qualcuno...anche a riguardo del campo di concentramento non me ne ha mai parlato..Mi ha raccontato solamente dei lavori eseguiti alla ferrovia bombardata ma il resto del tempo? visto che e' stato liberato a fine guerra e' rimasto prigioniero un altro anno e mezzo...e cosa ha fatto in quel tempo?
 
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view post Posted on 5/11/2010, 11:05     +1   -1

MXT PRO --- EQUINOX 800

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La storia del telo di juta non la sapevamo, è successo per caso un giorno, forse un mese fa, quando io gli chiesi a mio padre di farsi raccontare qualcosa, visto che con lui ha un po piu' confidenza, chissà come gli è uscita, a volte si vede si fà 'scappare' qualche parolina in più, forse per non tenersi dentro tutto...


Comunque sarebbe bello creare una stanza per tutti questi ricordi, storie, per non dimenticare. Forse c'è già e mi sbaglio..

Ci sarebbero altre storie tipo quella di mio nonno che mentre era imbarcato per l'africa, la nave e tutte le altre, non ricordo il numero, furono affondate. Così rimase a galla nell'acqua gelida per non so' quante ore aggrappato ad un legno e finalmente arrivati i soccorsi su non so su quanti mila soldati si salvarono solo in 91. La maggior parte ricoverati in ospedali psichiatrici, o detti ai tempi maliconi.
Ci sarebbe anche mio bisnonno che durante la 1' guerra disobbedì all'ordine di rimanere in trincea perchè avanti a loro si presentava una specie di castello con all'interno 3 cecchini, quindi non si poteva avanzare. Lui la notte uscì dalla trincea e salito nel 'castello' uccise i 3 cecchini. Una volta tornato indietro i suoi ufficiali, in quanto disubbedì ad un ordine volevano fucilarlo ma gli inglesi (detto da mia nonna nostri alleati ai tempi) fermarono la fucilazione e lo premiarono loro con una medaglia al valore d'oro!!!

Chissa quante belle e brutte storie ci sono da parte di tutti gli altri iscritti nel forum!!
Sarebbe bello leggerle..
 
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jRakam
view post Posted on 5/11/2010, 22:37     +1   -1




CITAZIONE
1 kg di “surrogato di caffe” (dice lui ma chissà che cos’era e il fatto che i tedeschi avessero potuto consegnare “cibo” a dei prigionieri mi pare comunque un fatto strano

beh ricorda che erano prigionieri italiani, ex alleati, un filino privilegiati, almeno in apparenza. Mio nonno mi raccontava che in Grecia era di guardia su uno di quei treni di disperati con vari prigionieri greci, italiani, ecc ed i tedeschi si premunirono di non lasciare trasparire la benchè minima allusione alla fine imminente, addirittura agli ufficiali italiani avevano lasciato l'arma, come segno di una maggior considerazione. Giunti sul canale di Corinto fecero saltare il ponte, diedero l'ordine alle guardie di scendere e fecero partire il treno, mio nonno ed altri non capirono finchè non videro il macchinista buttarsi giù dal treno in corsa.. ricordo ancora l'orrore mal celato sul suo volto di nel raccontarmi di grida di aiuto, di corpi che galleggiavano, di vagoni carichi di gente urlante che affondavono e tedeschi che sparavano nell'acqua per eliminare eventuali sopravvissuti..
Un'altra cosa che mi è rimasta viva in memoria è che ogni volta che passava un aereo ad elica egli di riflesso diceva: " 'l ria stuka, 'l ria stuka!" (arriva lo stuka) e con apprensione scrutava il cielo. Capii solo molti anni dopo il perchè..
 
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view post Posted on 5/11/2010, 23:26     +1   -1
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Luca & Mito II XP - Colleziono Portamaschera antigas ed Elmetti Tedeschi

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Interessanti questi contributi, sono storie che fanno sempre effetto.
Peccato che molte di queste vadano perse con il tempo. Ma si possono ben capire le motivazioni del freno psicologico nel raccontarle, anche ad un famigliare.
Grazie di averle condivise.

 
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marcello74
view post Posted on 5/11/2010, 23:48     +1   -1




Mio nonno (classe 1920) mi ha sempre raccontato della guerra fin da quando ero bimbo.
Ha fatto le scuole CREM di Pola e, nel '40 è stato imbarcato nella Solferino per poi essere catturati in grecia dai tedeschi nel 43. Ha finito la guerra in un campo di lavoro per poi tornare a Venezia, vestito da tedesco (aveva dato il suo vestito da "lavoro" ad un soldato che voleva scappare. Quando gli ho chiesto "ma tu glie l'hai dato?" lui i ha risposto molto candidamente: " el gera pien de peoci" - era pieno di pidocchi), pesando 38kg. Ha impiegato 6 mesi per tornare a casa andando a piedi, treno e camion bestiame.
Mia mamma ha il suo libretto di internato.
Essendo motorista aveva 80 polacchi (uomini, donne e bambini) sotto di se per la produzioni di proiettili.
Mi ha sempre detto una cosa: "meno male che avevo 20 anni altrimenti non ce l'avrei fatta".
Comunque mi ha detto che, a parte la fame, l'hanno sempre tratto bene e mi ha raccontato un sacco di cose divertenti, viste 35 anni dopo.... Riedeva anche lui però chissà che cosa hanno visto veramente.
Finita la guerra, liberato dai russi, poi sono arrivati anche gli americani, li hanno lasciati liberi di tornare a casa.
Mi ha detto che molti prigionieri si sono comunque vendicati sulla popolazione civile.
Sono riuscito a registrare qualche breve racconto prima che morisse. Ogni tanto li riascolto.
 
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11 replies since 4/11/2010, 01:56   257 views
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