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| Anche mio zio, ora ancora in vita, durante la guerra fu fatto prigioniero e mandato in un campo di concentramento in germania. Dopo tanti anni non si ricorda più il nome del campo, forse ha voluto dimenticarlo!!! Dice che faceva lavori forzati, gli facevan pulire le macchie di sangue sui muri quando giustiziavano qualcuno, altre cose che non si potrebbero scrivere così facilmente... Poi racconta che era dimagrito fino a 37 kg e quando riuscì a spedire una lettera alla sua famiglia dicendo il suo stato e che non sapeva se ce l'avrebbe fatta a ritornare vivo, allora suo padre con i pochi soldi che avevano fece costruire una cassetta in legno, vi mise del latte condensato, zucchero e cioccolato, Spedì il tutto e grazie a qualche santo i viveri gli arrivarono!! Quando il medico del campo, se ho capito bene, glieli porto', lui era già in un telo di juta in uno scantinato, in attesa di morire e messo assieme agli altri cadaveri. Così il medico gli disse: MILLEFANTI FORSE TI SALVI!!!! Si salvo', venne a casa e racconto poco di queste cose. La moglie invece dice, forse perchè con lei ha un altro rapporto, che da quando sono assieme tutti i giorni gli racconta qualcosa. Sarebbe interessante saper altre cose, ma non gli domando niente per non dargli ricordi spiacevoli...
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