Traguardi poco lusinghieri (ridiamoci su)

Con la presente intendo comunicarvi che, durante l'uscita di sabato scorso, ho trovato la mia quarantanovesima e la mia CINQUANTESIMA 5 cent. Vittorio Emanuele II.

Per quanto riguarda la 5 cent. "spiga" e la 10 cent. "ape" Vittorio Emanuele III dovrei essere a quota una ventina di esemplari per tipo, comunque vi terrò aggiornati.

E niente, fa già ridere così ma ci tenevo a dirvelo.

Vero, e infatti se notate il mio avatar...

Intanto sabato scorso altre tre...

TRE?!? Una ventina di giorni fa su un terreno ghiacciato io ne ho lasciati almeno una decina!!


Ne sono consapevole. Prima o poi capitano a tutti giornate in cui AVERCENE di Vittorini...

Il terreno ghiacciato dipende da molteplici fattori: l'esposizione del terreno (se è sud pieno oppure no), se è nevicato/piovuto in precedenza inzuppando il terreno di umidità, la quota, quanto sottozero va la temperatura di notte...

Diciamo che quella volta me la sono un po' andata a cercare perchè stavo a 1700 metri di altitudine a fine gennaio. Mi sono fidata del fatto che questo è un inverno siccitoso sulle Alpi della Provincia di Torino, ma in alcuni punti la neve caduta l'8 dicembre è stata sufficiente a far penetrare umidità nel terreno, e con le seguenti temperature notturne particolarmente rigide è ghiacciato tutto: risultato, se la porzione di prato non era perfettamente esposta a sud non c'era verso di scavare...

Ho una notizia: secondo i miei avanzatisssssimi studi e l'esperienza fatta sul campo, in inverno un prato di pianura ha maggiori probabilità di presentare terra ghiacciata fino in profondità rispetto a un prato posto su un pendio di bassa/media montagna, purchè esposto a mezzogiorno. Questo perchè d'inverno il sole (e di conseguenza i suoi raggi) è parecchio inclinato, ma se tu gli opponi una superficie inclinata verso di lui l'irraggiamento diventa ottimale, mentre il prato in piano prenderà i raggi sempre e solo di sbieco e, quindi, con un minor potere riscaldante.

Mettiamoci poi anche il fatto che, specialmente sulle montagne piemontesi, d'inverno non è infrequente che a causa di venti di fohen e fenomeni di inversione termica faccia più caldo e sia più soleggiato a 500-1000 metri di quota che non sulle pianure, spesso intrappolate nella nebbia e nel gelo.

Ecco spiegato perchè andare a spazzolare in montagna in inverno è una figata monumentale, a patto ovviamente che non faccia un metro di neve...

Beh, io devo ringraziare la mia di piccozza - una CAMP da alpinismo accorciata e modificata, leggera e robustissima, che mi segue fedele da quando l'ho recuperata impolverata dalla cantina, sopravvissuta a tanti traslochi, e per ora resiste imperterrita alle mazzate sui sassi e sul ghiaccio... il miglior attrezzo da scavo della storia.