| Io vado solo d'estate, amche perchè non abito proprio vicinissimo.Purtroppo, per stare troppo in acqua mi son anche beccato una brutta epicondilite (gomito del tennista), quindi più di un paio d'ore (benchè con la muta) non posso. Dalle tue parti, la sabbia non è vulcanica (nera) e fortemente mineralizzata? Lo scorso anno ho fatto una puntata vicino a Santa Severa, ma a parte qualche tappo di Coca Cola ed un anellino bijoux non ho trovato nulla.
Gli amici miei metaldetectoristi sulla riviera romagnola, invece.....quelli sì che si divertono!! A quasi ogni uscita (ndr: come te tutto l'anno, anche in pieno inverno con la muta stagna!) come minimo trovano un paio di gialli! Ma lì, sai, hanno 2.000.000 di turisti ogni anno (Russi, Tedeschi, ecc...) poco avvezzi ai rischi dell'acqua e.....che si perdono di tutto e di più, cose inimmaginabili nel litorale laziale (....a parte qualche rara botta di fortuna). Purtroppo i nostri fondali sono "difficili", in quanto lo strato di sabbia superficiale è molto profondo, superando spesso e volentieri il metro. Nel riminese, invece, questo strato non supera i 20/30 cemtimetri (in alcune zone anche meno) e, quindi, ogno oggetto perso affonda massimo a quella profondità. Le "buche" che si formano sono sempre negli stessi posti (a causa dei frangiflutti) ed in essi si concentrano tutti gli oggetti smarriti. In quelle zone però ormai la sera è piena di detectoristi (mi riferiscono).........
Lo scorso anno, a Sabaudia, ho cercato di aiutare una signora che aveva perso la fede: nonostante la zona di ricerca fosse limitatissima (circa 10 mq!) non sono riuscito a ritrovarlo. Idem a Terracina qualche settimana dopo.
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