Altro acquisto da mercatino. Senofonte, scrittore poligrafo, con la Ciropedia racconta l'educazione del re Ciro di Persia. Il libro di Tommaso Sanesi del 1865 era usato nelle scuole. E questo non ne faceva eccezione.
Il bello di questo libro, quello che mi ha fatto impazzire è quello che ci stato scritto dal possessore, o meglio dai possessori.
Nella prima pagina si legge: se trovasse questo libro, lo riporti al proprietario che sono io=Tarcisio + Del + Prete 1870.
A fianco di questa si legge invece: Signo Del Prete Raimondo Viareggio.
Girando la pagina troviamo altre due nomi: Raimondo Del Prete e Alfonso Del Prete.
Ma chi era i Del Prete? Un'illustre famiglia fiorentina del viareggino. Nota in particolare per il padre Raimondo Del Prete.
Raimondo Antonio Del Prete nasce a Viareggio il 14 febbraio 1850. A Pisa, dove inizia a studiare nel 1865, si laurea in medicina nel 1873. Nello stesso anno della laurea, a Empoli, sposa Giorgina del Vivo dalla quale avrà sette figli. Mise fin da subito a frutto la sua laurea a Viareggio, dove anche il padre aveva esercitato la professione di medico per quasi cinquant'anni.
Di come sia nata la sua passione per la malacologia non è dato da sapere: fatto è che nel 1874 Del Prete si iscrisse alla “Società Malacologica Italiana”, fondata nello stesso anno a Pisa, e all'inizio del 1875 compare sul primo numero del “Bullettino della Società Malacologica Italiana” un semplice elenco di specie da lui stesso raccolte nei comuni di Viareggio, Massarosa e Camaiore. Nel febbario del 1889 avviene una svolta nella sua vita professionale: la 'Venerabile Arciconfraternita della Misericordia' di Viareggio lo nomina Preposto (ossia Presidente). Di famiglia molto religiosa, Del Prete si dedicherà con passione a tale associazione caritatevole, non solo tramite prestazioni professionali gratuite a favore dei poveri, ma anche garantendo una consistenza patrimoniale di tranquillità simboleggiata dalla realizzazione di una nuova sede e di un 'asilo notturno' progettati negli anni successivi alla morte della moglie (1921) e inaugurati il 26 settembre 1929 dal Re in persona. Anche se non fu mai autore di veri e propri articoli scientifici, fu molto attivo nelle ricerche sul territorio e negli scambi con personalità di spicco nel panorama scientifico internazionale dell'epoca tra cui Tommaso Allery Marchese di Monterosato, Marchesa Marianna Panciatichi Ximenes d'Aragona Paulucci, Jules René Bourguignat, Philippe Dautzenberg, Carlo Alzona, Serafino Cerulli-Irelli, Giorgio Coen, Ottavio Priolo, Francesco Settepassi, ecc....
Del Prete morì a Viareggio il 27 aprile 1937.
La collezione di conchiglie è adesso nel museo civico di storia naturale di Piacenza.
www.msn.piacenza.it/il-museo/le-collezioniAlcune pagine interne del libro.
Arrivando nelle pagine finali ecco la sorpresa. Un testo scritto dal proprietario sulla Battaglia di Maratona e il disegno di un uomo sopra le scritte (o almeno è quello che leggo)
Altra sopresa nelle ultime due pagine. Oltre ai disegni finali quello che mi ha veramente stupito sono il nome, nuovamente ripetuto di Tarcisio Del Prete, la data del 13 luglio 1871 sottostante la firma ma sopratutto la tabella riportata di lato su cui ci sono scritte le varie materie (storia, matematica, latino, greco, filosofia e italiano) per verticale, per orizzontale i giorni (lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato) e in due caselle gli orari delle lezioni: storia il martedì dalle 12 alle 13 e matematica il lunedì dall 8 alle 9:30.
Alla prossima