Metal Detector per tutti

Non solo storia, ma il futuro della storia

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icon2  view post Posted on 9/6/2017, 10:56     +1   +1   -1
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Founder MSR

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Ciao a tutti, oltre a un prossimo post su quello che le amministrazioni non fanno su reperti e ruderi storici, vorrei allegare questo link dell'adige di oggi, per capire cosa di veramente c'è da salvare.
Siamo in pochi ad avere la vera passione per il metal detector, c'è chi la passa come, si dai cosa faccio oggi, chi legge i "nostri" forum e si presenta tutto a puntino per le spazzolate ma non conosce i calli alle mani, chi la vede come un avventura che finisce in pochi anni, e chi come NOI insiste prende acqua e grandine, freddo e caldo per vedersi un pezzo di storia dimenticata tra le mani :wub:
Ci prendono per scemi a scavare tanto per, e questi invece???

http://www.ladige.it/territori/non-sole/20...larme-beer-pong

Ovvio far un po di baldoria e festa ci deve stare sempre, giovanissimi, giovani, medi e non meno giovani, c'è da salvare?? Il nostro futuro!!! :angry:


Ecco quelli che sono i nostri passatempi del nostro futuro, un passatempo che deve finire sui giornali, così che se ne interessi la comunità.
Lascio a voi i commenti. :19ewa:
 
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view post Posted on 9/6/2017, 11:17     +1   -1
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Lafayette GC1010
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Ora, indipendentemente dal "tipo" di storia:
Per quale motivo (se non quello unicamente intrinseco a guadagno/incasso) si dovrebbe salvare la storia?
A quanto pare non riusciamo ad imparare nulla da quest'ultima.
Facciamo sempre gli stessi errori.
Non ci avvantaggiamo mai e ripercorriamo sempre le stesse strade.

E' ben chiaro che la STORIA non interessa, quindi perché salvare ciò che è inutile al fine "evolutivo" ?

C'è da pagare per vedere?
C'è da punire per vendita o mancata comunicazione?
C'è da costruire per ricordare?
ALLORA SI CHE LA STORIA INTERESSA.

Sia ben chiaro: Questo è soltanto un mio punto di vista che è maturato spontaneo proprio dopo aver studiato la storia.
 
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view post Posted on 9/6/2017, 12:00     +1   -1
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Uhhhmmmm...
Quando leggo articoli come questo, alcune volte mi chiedo se dietro ci sia una vera intenzione di informare, o semplicemente il tentativo di sollevare un po' di polverone e basta.
Mi spiego meglio: che ci sia un problema con l'alcol che coinvolga i anche i giovani (dico anche...non solo..) non è una cosa nuova.
Io lavoro per una ditta di bus, ed abbiamo maturato negli anni una certa esperienza in fatto di addii al celibato/nubilato, feste di classe, di compleanno, eventi aziendali, incentive, ecc ecc...
Non sto qui a raccontarvi di come spesso, a fine serata, siano ridotti i mezzi che si occupano di riportare a casa i partecipanti a queste serate; credo che lo possiate facilmente immaginare da soli.
Più di una volta i nostri autisti hanno dovuto contattare le Forze dell'Ordine, oppure i Presidi Sanitari, per risolvere problemi creati da persone che avevano decisamente alzato troppo il gomito.
In alcuni casi queste persone erano dei minori, o addirittura gruppi di minori, di ritorno all'alba da nottate in discoteca, oppure da locali nei quali "teoricamente" non avrebbero nemmeno potuto entrare.
Il problema quindi esiste.
Detto questo, secondo me, vanno aggiunte pure altre considerazioni.
Io ieri ho compiuto 54 anni; non sono ancora vecchio e rincoglionito, ma neppure sono un ragazzino. Vengo da una terra (il Bresciano) in cui DA SEMPRE si beve; a volte il giusto, a volte molto, altre volte ancora troppo.
Quando ero giovane io (inizio anni 80) tutti i miei amici bevevano duro (dico tutti). Dalle nostre parti le bibite analcoliche erano per le ragazzine o per gli ammalati; gli uomini bevevano alcolici sempre e comunque, a pasto e fuori, durante tutto il periodo dell'anno.
Già la birra era considerata una specie di deroga a quella che era la solita dieta (cosa fai...bevi birra?...stai poco bene?) che contemplava un arco di bevande che partivano dal "pirlo" (il classico vino bianco col Campari oppure un amaro a scelta) fino ad arrivare al Fernet liscio.
Questo non significa che si fosse in una terra di alcolisti all'ultimo stadio; però bere anche oltre un certo limite era considerato cosa "normale".
Ci sono passato pure io...ho iniziato, ci sono rimasto impantanato per una bella fetta della mia vita, ci ho lasciato affogare affetti, talenti ed opportunità, e poi ho avuto anche la forza di uscirne.
Altri, purtroppo, non ci sono riusciti; qualcuno alla mia età è ridotto da buttare, altri si sono spalmati contro qualche guard-rail, oppure hanno finito i loro giorni in qualche corsia di ospedale.
Certo...capita...
In quegli anni in controlli sulla strada erano praticamente inesistenti (mai incrociato un etilometro, mai vista una patente ritirata per guida in stato di ebbrezza), le campagne di sensibilizzazione erano di là da venire, la pubblicità di alcolici e superalcolici era praticamente ovunque, e perfino i medici chiudevano un occhio se gli dicevi che la sera ti scolavi un mezzo litro di rosso a pasto.
Ora le cose mi sembrano radicalmente cambiate, ed in meglio.
Il consumo pro-capite di alcolici si è abbassato notevolmente, ed anche la prevenzione ha fatto passi da gigante...eppure...
Eppure resta sempre un problema di "educazione".
A mio avviso, in questi anni che sono passati, la nostra società, per certi versi, si è "abbruttita", e non di poco...
Il problema del bere non è più solo un problema di salute pubblica, ma sta diventando un problema di ordine pubblico.
Quando i miei autisti chiamano una pattuglia dei Carabinieri perchè ci sono 4 imbecilli che fanno gli stronzi in un parcheggio rischiano una denuncia..
Se poi questi 4 imbecilli sono minorenni, la maggior parte delle volte hai a che fare con gruppi (no uno...gruppi..) di genitori che ti si scagliano contro, inveendo e minacciandoti.
Ed oltre ad abbruttirci, ci stiamo pure rimbecillendo mica poco...
Se a me ed ai miei amici, nell'82, belli freschi di vittoria al Mondiale di Spagna, ci avessi dato una pallina da ping pong da buttare in un bicchiere di birra...beh...
Non so come sarebbe andata a finire...
 
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view post Posted on 9/6/2017, 12:55     +1   -1




CITAZIONE (FraWeb @ 9/6/2017, 12:17) 
Ora, indipendentemente dal "tipo" di storia:
Per quale motivo (se non quello unicamente intrinseco a guadagno/incasso) si dovrebbe salvare la storia?
A quanto pare non riusciamo ad imparare nulla da quest'ultima.
Facciamo sempre gli stessi errori.
Non ci avvantaggiamo mai e ripercorriamo sempre le stesse strade.

E' ben chiaro che la STORIA non interessa, quindi perché salvare ciò che è inutile al fine "evolutivo" ?

C'è da pagare per vedere?
C'è da punire per vendita o mancata comunicazione?
C'è da costruire per ricordare?
ALLORA SI CHE LA STORIA INTERESSA.

Sia ben chiaro: Questo è soltanto un mio punto di vista che è maturato spontaneo proprio dopo aver studiato la storia.

In effetti...come non quotarti.
Ti sei dimenticato...la usiamo anche per dire che siamo il paese più bello del mondo.
 
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view post Posted on 9/6/2017, 13:41     +1   -1
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Non comprendo il nesso tra storia, reperti e problemi di alcolismo e di morale della gioventù.

La storia, dal momento in cui l'uomo ha iniziato a scrivere e ricordare, è sempre stata rispettata come memoria...
Memoria di eventi e di cause/effetti... soprattutto a due scopi: celebrare i fasti e la grandezza della classe dirigente al potere e cercare di prevedere gli sviluppi politici che potevano scaturire da scelte della classe dirigente al potere.

In tutto questo, le vestigia storiche hanno avuto un'importanza relativa: quello che si poteva riciclare si è sempre riciclato e non si è mai andati troppo per il sottile.
E non vi scandalizzate: almeno parte dell'oro e del'argento che indossiamo è frutto di fusioni, rifusioni, rifusioni... Dove credete che siano finiti i tesori egizi, etruschi, inca, atzechi e l'oro di Roma? Evaporato?
Rifluisce il fiume solo se la neve si scioglie...
In qualche periodo si è voluto preservare il bello e il monumentale, ma sono state esperienze episodiche e molto legate alla visione illuminata di pochi colti.

Alcolismo, tossicodipendenza, morale pubblica sono fattori indipendenti da questo.
Sono d'accordo che ai nostri occhi la nostra società è in crisi morale e di valori, ma credo che questa sia una visione parziale, soggettiva e pessimistica del nostro mondo.

Voglio dire: viviamo, per la prima volta nella storia, in un luogo grande come un francobollo in pace e in cui lo Stato si occupa di noi.
Solo qualche decennio fa e solo a poche ore di distanza, istruzione pubblica, sanità, infrastrutture sono un sogno o un privilegio di pochi.
Abbiamo la fortuna, il privilegio e il vantaggio di avere cose che i nostri nonni non potevano neppure sognare...
Siamo ricchi e fortunati e non lo sappiamo.
Oggi ci permettiamo il lusso di chiederci cosa pensano e provano i giovani d'oggi... quali sono le loro esigenze...

Alcolismo, tossicodipendenza, crisi della morale erano problemi che erano all'ordine del giorno dei governi di cento anni fa.... i quali, in aggiunta, si dovevano occupare di malaria, tubercolosi, analfabetismo, mortalità infantile...
Nella Roma del Pinelli e del Piranesi erano proibiti giochi come zecchinetta, concia, passatella e picchetto... perchè quasi sempre si finiva a coltellate...
Le truppe napoleoniche cercarono di proibire il porto di coltelli a serramanico, strumento del mestiere del bullo da osteria... Ovviamente, senza successo...
Attraversare la campagna romana era un azzardo, per via del brigantaggio e non esisteva certo la polizia al servizio del popolo...
Ma cosa credono di avere scoperto, 'sti signori?

Edited by klaus06 - 9/6/2017, 14:57
 
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view post Posted on 9/6/2017, 15:02     +1   -1
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Che i beni culturali abbiano cominciato ad essere comunemente apprezzati solo in epoca piuttosto recente è una grande verità...
Tanto per fare un esempio su tutti: nel 1600 alcuni frati di un convento di Milano pensarono bene di aprire una porta tra il refettorio e la cucina, per velocizzare il passaggio delle vivande da un ambiente all'altro.
Peccato che su quella parete ci fosse dipinta l'Ultima Cena di Leonardo...così o piedi del Cristo vennero irrimediabilmente persi.
Alcuni anni dopo, per non essere da meno, le truppe napoleoniche trasformarono quegli stessi locali in una stalla per i loro cavalli.
E' per quello che i Buddha di Bamiyan, distrutti dai talebani in Afghanistan, oppure i monumenti di Palmira fatti saltare dai miliziani dell'ISIS purtroppo non sono una novità.
Perfino la semplice possibilità di vedere con i propri occhi le opere d'arte era una cosa che solo pochissimi eletti si potevano permettere.
Quello che dice Klaus lo condivido pienamente: viviamo in un periodo molto fortunato, in cui le nostre esistenze hanno la possibilità di essere vissute in una maniera molto più piena e ricca di quanto fosse possibile anche solo pochi decenni fa.
Per ricollegarsi ad esempio alla discussione di qualche giorno fa sul D-Day...bene; posto il fatto che sicuramente alcuni di quelli che sono sbarcati a Omaha Beach fossero mossi dal desiderio di portare Libertà e Democrazia nell'Europa preda del Nazifascismo, e che si siano coperti di Onore e Gloria...beh, io credo pure che una buona parte (direi anche la maggioranza) erano ragazzi e uomini che nonostante tutto avrebbero preferito rimanere a casa loro a guardarsi una partita di baseball o a pescare nel torrente dietro casa...
Per noi la pace è un bene che consideriamo ormai assodato, quando invece per intere generazioni è stato solo un miraggio.
Detto questo, resta comunque il problema della "percezione" individuale dei fatti e,di conseguenza, della Storia.
E qui, alla fine, non è che ci sia poi molto da dire...
C'è chi ritiene che il futuro ci regalerà altre sorprese positive, e che siamo destinati a migliorare ulteriormente la nostra qualità di vita, e chi invece pensa che si stia lentamente ma inesorabilmente scivolando verso la barbarie di nuovi Secoli Bui...
Chissà...
 
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view post Posted on 9/6/2017, 17:32     +1   -1
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Non ci siamo capiti, la sezione è cosa da salvare!! :wub: e la risposta sono i giovani di adesso.
Avventure alcoliche c'è le abbiamo avute tutti e ne avremmo ancora, vino veritas, e la verità sta di fatto che i ragazzini di oggi oltre ad alcool e puttanate varie non hanno altro.

Infatti non centrano niente i reperti, ma la storia noiosa che facciamo dimenticare ai giovani per le seratine alcooliche :angry: ma è lo stesso.
 
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view post Posted on 13/6/2017, 16:21     +1   -1
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Beh... io non mi sento di essere l'ultimo baluardo della cultura nazionale...
C'è anche l'accademia dei Lincei...
 
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