Oggi ho sentito per radio, lo stato aumenterà introiti da questi vizi.
Ad esempio il fumo:
Attestato che lo Stato spende 7,5 miliardi di euro l’anno per curare patologie attribuibili al fumo, molti si domandano quanto, lo stesso Stato, incassi ogni anno dalla vendita di sigarette e affini. Conoscere questa cifra è un po’ più complicato, ma non impossibile: secondo il 15esimo Rapporto Nomisma sulla filiera del tabacco, nel 2010 l’amministrazione pubblica ha incassato circa 13 miliardi e 700 milioni di euro da sigarette e affini. Una cifra che, con l’aumento del prezzo avvenuto negli ultimi anni e, di conseguenza, con gli aumenti delle percentuali incassate dallo Stato, ha toccato i 15 miliardi di euro l’anno circa oggi, stando almeno a quanto riportato dalla giornalista Maria Giovanna Maglie su Dagospia. Togliendo a questa cifra il costo sanitario legato al fumo, lo Stato ottiene comunque un utile di ben 7,5 miliardi di euro circa l’anno. Insomma, lo Stato alla fine ci guadagna sempre. E ne esce comunque vincitore.
Stupiti? In realtà un tale segno più è facilmente intuibile facendo due conti: per ogni pacchetto di sigarette venduto, per semplicità di spiegazione supponiamo da 5 euro, il guadagno dei tabaccai è pari al 10 percento del prezzo di vendita (0,50 centesimi), al fornitore vanno 70 centesimi, mentre lo Stato incassa ben 2 euro e 90 centesimi di accisa più altri 0,90 di Iva. In totale 3,80 euro su ogni pacchetto da venti sigarette vanno in tasca a Roma. Il 76 percento del prezzo complessivo. Ora pensate a quante persone che fumano conoscete e provate a fare qualche moltiplicazione: non arriverete di certo al totale, ma le cifre che vi abbiamo riportato non vi sembreranno più così folli.
Fonte:
http://www.bergamopost.it/occhi-aperti/qua...o-di-sigarette/