Metal Detector per tutti

Domanda per esperti di volo militare?

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view post Posted on 3/12/2016, 19:42     +1   -1
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Ciao a tutti, ho un quesito tecnico che credo possiate risolvere. La domanda è semplice ma secondo me la teoria dietro no. E' questa. E' possibile che un bossolo o una maglia di nastro e un'ogiva sparata dallo stesso aereo vengano ritrovati ad una 50ina di metri di distanza? Parlo di aerei della seconda guerra mondiale.
Secondo me la risposta è no, perchè anche considerando che il pilota abbia sparato alla minima distanza utile durante una picchiata quasi perpendicolare il bossolo e l'ogiva dovrebbero trovarsi a distanza molto più elevata. Oppure no?

Domande da rispondere per risolvere il quesito a cui non ho risposta.
Qual è la velocità media delle picchiate in un attacco al suolo?
Che angolo di picchiata si usava in media per questo attacco?
Qual è la minima e massima distanza a cui veniva aperto il fuoco?
 
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*mønty*
view post Posted on 3/12/2016, 21:28     +1   -1




Quesito difficile.
Alcuni anni fa vidi l'intervista ad un paio di piloti di schieramenti opposti, reduci dalla ww2, entrambi dicevano che facevano azioni completamente al di fuori delle regole teoriche imparate nei corsi di volo.
Se l'attacco avveniva su qualcosa di"inerte" ad esempio una colonna di automezzi..un treno..un ponte..non avevano bisogno di picchiate e rientri in quota frettolosi.
Se l'attacco avveniva ad una postazione di contraerea, gli attaccanti dovevano essere veloci (in picchiata potevano raggiungere anche i 600kmh) ma non eveva senso che fosse perfettamente verticale, anche perche dovevano riprendere quota il prima possibile altrimenti venivano colpiti, quindi un angolo bello stretto ma con possibilità di manovra immediata, si insomma parliamo di acrobati del volo.
Ci sono alcuni video d'epoca di stuka in picchiata..fanno paura :blink:
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view post Posted on 3/12/2016, 22:11     +1   -1
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Non so rispondere alle tue domande prettamente tecniche picca ma se può tornarti utile mi é capitato più volte,specialmente nei primi periodi che spazzolaVo in un dato bosco,di rinvenire bossoli della 50 millimetri abbastanza allineati a distanza tra i 15 e i 20 metri l'uno dall'altro,più esperti mi dissero che erano quasi sicuramente raffiche scaricate di aerei.
Ora che ci penso non ne ho più trovati in queste condizioni ma sempre isolati o ammalloppati a testimoniare postazione.
 
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view post Posted on 10/1/2017, 11:20     +1   -1
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Bella domanda... che forse, in cuor nostro, ci siamo posti in molti.
Bisogna anche considerare che un conto è la dinamica del volo, un conto è la proiezione di quella dinamica al suolo.
Può ben darsi, dunque, che dei bossoli cadano a breve distanza l'uno dall'altro.

E poi... va considerato un aspetto che influisce su queste considerazioni: la cadenza di tiro delle armi di bordo degli aerei è per forza di cosa elevatissima, perchè il tiratore si trova a dove cogliere degli attimi brevissimi in cui il bersaglio è a tiro e in quei brevissimi istanti deve concentrare la massima potenza di fuoco.
La cadenza di tiro è dunque mediamente molto elevata: andiamo dai 600/750 colpi/minuto di ciascuna singola Browning .50 ai 900/ 1500 al minuto delle diverse Mauser...
Sono tanti, ma proprio tanti....non per nulla la mitragliatrice di squadra MG42, montata in certe versioni anche come arma di bordo, era chiamata "la motosega di Hitler", per il rumore sinistro che produceva e per gli effetti terminali spaventosi...
:blink:

Edited by klaus06 - 10/1/2017, 11:41
 
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view post Posted on 10/1/2017, 12:18     +1   -1
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...è possibilissimo quello che dici...innanzitutto si dovrebbe trattare di aerei americani, gli unici che non recuperavano il bossolame sparato in appositi contenitori per poterli riciclare una volta tornati alla base e lasciavano il bossolo a perdere in caduta.......inoltre il mitragliamento al suolo (da parte di aerei come il P47 o il P51) avveniva con l'aereo a bassa quota quasi parallelo al terreno....la picchiata veniva fatta per raggiungere la bassa quota (a volte bassissima) ma in questa fase non si sparava, si aspettava di livellare e poi si faceva fuoco.......considerando anche che un aereo montava 8 cal.50 che sparavano contemporanemante ad alto rateo (e poi altri fattori da considerare sono quello della velocità dell'aereo al momento della raffica e del tempo di fuoco, fattori che sono altamente variabili) ci sta che si trovano bossoli e maglie in una linea retta di poche decine di metri a diverse centinaia.........

Edited by franzisket - 11/1/2017, 16:40
 
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view post Posted on 10/1/2017, 13:46     +1   -1
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Dipende dai calibri e dalle esigenze progettuali.
I calibri più grossi venivano recuperati, addirittura reinseriti nelle maglie, quelli minori, magari collocati in ali o contenitori subalari, magari con innesco Berdan e dunque non ricaricabili in modo agevole... non venivano recuperati...
Per esempio:
http://forum.axishistory.com/viewtopic.php?t=36937
 
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view post Posted on 10/1/2017, 14:24     +1   -1
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...i calibri minori, soprattutto dal '43 in poi, non venivano recuperati per essere ricaricati ma per riciclare il materiale...venivano rimandati in fusione

allego anche un estratto dal manuale del P47 con le specifiche per il mitragliamento al suolo.

ed un altro con le carattristiche di gittata delle cal.50 sempre del P47

Attached Image: ground

ground

 
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view post Posted on 10/1/2017, 16:21     +1   -1
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CITAZIONE (Picca @ 3/12/2016, 19:42) 
Qual è la minima e massima distanza a cui veniva aperto il fuoco?

Il più famoso manuale di addestramento delle reclute della caccia è di certo "Horrido", il vademecum della Luftwaffe per giovani piloti.
Si tratta di un piccolo opuscolo che insegna a valutare le distanze, il rateo di caduta dei proiettili e, soprattutto, che insegna ad economizzare i proiettili...
Come si vede... sconsiglia di sparare alla distanza di 600 metri...
Ed usa delle immagini molto evocative...



Si trova, ormai, in diverse lingue:
www.thyzoon.fr/Info/IL2/fichiers/Schiessfibel_fr.pdf
http://patrulla-azul.com/descargas/Horrido!.pdf

Veniva raccomandato di effettuare brevissime, precise, raffiche e si esaltavano le gesta di piloti che avevano compiuto abbattimenti sparando un solo colpo...
 
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view post Posted on 10/1/2017, 16:37     +1   -1
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...horrido però è un manuale per il tiro nel combattimento aereo mentre qui si parla di attacco al suolo che è un gioco completamente diverso.......anche le distanze di tiro concordano poco perchè nel tiro al suolo contro bersagli sostanzialemente fermi il tiro poteva iniziare già da 300-400m fino a 0 mentre nel tiro aereo già 300m erano considerati eccessivi mentre l'ideale era fra i 50 e 150m (poi le variabili nel combattimento aereo erano mille ......molte meno quelle da valutare nell'attacco ad un bersaglio a terra)
 
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view post Posted on 10/1/2017, 18:59     +1   -1
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Hai ragione... ma io seguivo un diverso ragionamento (tutto mio, a dire il vero).
Mi spiego: mell'ultimo conflitto mondiale i nostro cieli sono stati solcati da centinaia di migliaia di missioni aeree, portate da dozzine e dozzine di diversi modelli di aerei, di molte nazionalità, ciascuno in diverse versioni ed assetti.
Al punto che io penso che si debba parlare di "colpi esplosi volo"... in modo piuttosto generico..
Poi vattelapesca se durante un attacco in picchiata, la difesa del bombardiere, la caccia, una ricognizione armata, l'appoggio alle truppe di terra.. etc.

Io quando ho rinvenuto dei .50 nei boschi dei Castelli Romani, sparsi in quel modo, ho pensato ai pesanti bombardamenti delle fortezze volanti, per esempio...
Non saprei... se si dovesse immaginare una classifica percentuale di finalità di colpi sparati in volo come si collocherebbe il mitragliamento a terra... Voglio dire... quanta percentuale di colpi sarà stata sparata... aria terra o aria aria...?
Non ritengo neppure impossibile che qualche mitragliere di B17 possa aver indirizzato qualche raffica verso terra, per esempio, ma ritengo che la più alta percentuale di fuoco possa essere stata spesa per la caccia e la difesa...
Se non altro... i brevetti e le decorazioni per appoggio alle truppe di terra, mitragliamento compresi, sono più rari di quelli della caccia...
Gli attacchi a terra, poi, erano diversi a seconda del tipo di valvole che lo portava: lo Stuka... per l'appunto... picchiava... il P47, no.
 
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view post Posted on 11/1/2017, 12:46     +1   -1
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in un contesto come quello italiano dalla fine del '43 fino al termine del conflitto le battaglie aeree sono state abbastanza rare a dispetto di quanto si pensi di solito, se non altro per la scarsa consistenza di uno dei due contendenti (le forze dell'asse) .....la maggior parte delle missioni aeree furono da parte degli alleati, di supporto alle truppe di terra, in un rapporto di circa 30:1 rispetto alle classiche missioni di scorta o difesa aerea...un'idea di questo si può avere studiando i dati raccolti dalle ricerche di un noto studioso romagnolo, dove in una sua pubblicazione ha censito centinaia di crash site di aerei nella zona fra la riviera e Bologna e si vede che nel 1944 su 158 aerei caduti, 98 sono cacciabombardieri alleati caduti durante missioni di appoggio tattico e solo 22 sono aerei tedeschi abbattuti in in combattimenti aerei.....nel 1945 si passa a 73 aerei caduti di cui 64 cacciabombardieri alleati e solo 2 tedeschi........tutto questo per dire che i cieli italiani erano "sostanzialmente" tranquilli per i piloti alleati ed il loro unico spauracchio era quello della flak e della pericolosità nell'effettuare missioni di attacco al suolo dovuti alla presenza di linee dell'alta tensione o altri ostacoli a terra....missioni che si potevano ripetere per ogni singolo pilota per 4 o 5 volte in un giorno in quella che era una caccia libera a bassa quota a tutto quello che si muoveva lungo la "Po valley" per impedire ogni movimento del nemico (che poteva pure essere il povero contadino in bicicletta lungo una strada di campagna).......per quanto riguarda i B-17 ed i B-24, principalmente erano "in transito" lungo la penisola italica, verso obbiettivi nel reich o nell'est europa ed anche nelle missioni verso target italiani, dubito che un mitragliere si mettesse a fare fuoco a caso da un altezza di 6000m verso terra, se non altro perchè in formazione vigeva una rigida disciplina di comportamento volta appunto a mantenere i vari box ordinati ed un mitragliere poteva far fuoco solo in caso di attacco nemico, un comportamento dilettantesco come quello di aprire il fuoco senza motivo avrebbe generato solo caos ed allarme immotivato e per lui ci sarebbero stati seri provvedimenti disciplinari e la messa a terra assicurata.
 
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view post Posted on 11/1/2017, 17:47     +1   -1
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http://www.avia-it.com/act/biblioteca/libr...cal_studies.asp
in questo link decine di pubblicazioni dell'Air Force scaricabili in pdf ...anche sull'attacco al suolo
 
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