Nel 1978 andai a vedere questo film appena uscito. Era vietato ai minori di 14 anni, io ne avevo 13 ma mi imbucai lo stesso visto che dimostravo quell’età.
Grande film e spettacolare colonna sonora dei Bee Gees, che a tutt’oggi riempie le piste delle discoteche.
Ricordo che all’epoca in TV c’era già da un anno la serie TV “Happy Days” che ha dato a noi italiani una spinta verso la vita USA
Vidi il film con gli occhi di un adolescente e lo capii come tale.
Negli anni l’ho visto e rivisto più volte ma sempre in modo distratto perché già visto. Mi intrattenevo solo a rivedere le scene importanti, che erano quelle in discoteca con il pavimento luminoso.
Ricapitolo al volo una trama base:
C’è una gara di ballo da vincere e Tony Manero (John Travolta) bravissimo ballerino cerca partner per la gara. Nel film c’è anche qualche conflitto tra bande rivali e quindi scontri violenti.
Sabato 17 settembre, sul canale TV “Paramount Channel” ho rivisto quasi per intero il film “La febbre del sabato sera” ma questa volta con gli occhi e cervello di un 50enne.
Ovviamente il mio cervello ha messo in relazione questo film con quelli attuali e, inevitabilmente, ho notato delle mancanze.
- Negli scontri tra bande si vedono coltelli alla mano ma alla fine solo occhi neri e graffi. Nessun accoltellamento, sparatorie, morti e arresti.
- Nessun segno di droga e drogati. Solo normali sigarette.
- Nessun alcolizzato o ubriaco. Unica scena, verso la fine, che la ragazza prende una bottiglia di birra ma l’amico gli dice subito “Non esagerare che ti fa male”.
- Tony Manero ordina sempre una gaZZosa.
- Nessuna parolaccia se non un “accipicchia”
- Si è fatto anche chiaro riferimento all’utilizzo del preservativo.
- Il film termina con la vittoria di Manero ma si rende conto che la coppia portoricana ha ballato molto ma molto meglio, arrivando seconda solo perché è portoricana. Gli consegna il primo premio e se ne va soddisfatto.
In pratica questo è stato un film educativo che io, come i miei coetanei, abbiamo assimilato in modo inconscio.
Ovviamente da qui nascono mille pensieri su cosa insegnano i film attuali dove si vedono sgozzamenti, assassini, tradimenti e corna in tutte le salse, orge e assalti in tutte le pose.
Sono andato a cercare qualche riferimento sulle censure degli anni ’70 ed in particolare per questo film che ricordo era vietato ai minori di 14 anni.
Ci sono stati diversi tagli ed adeguamento di linguaggio in fase di doppiatura solo per non farlo diventare vietato ai minori di 18 anni.
Quello che ho visto l’altra sera era in forma integrale perché erano presenti le scene dichiarate tagliate e, a mio avviso, potevano restare; non erano così ose’.
Nel link sottostante si parla proprio delle censure per l’edizione italiana.
https://it.wikipedia.org/wiki/La_febbre_de...a#DistribuzioneConcludendo:
Cinema e TV attuali non mostrano più alcun rispetto per il pubblico pagante.
Edited by FraWeb - 22/9/2016, 12:25
