CITAZIONE (simohelmet @ 11/4/2016, 09:49)
praticamente veniva messa la moneta perche' se no il perno perforava il legno , giusto?
Corretto, anche se questi tipi d'immanicamento sono tra i più recenti.
Precedentemente ad essi si usava una ghiera senza vite di fissaggio. Il compito era demandato a due piccoli cunei di legno duro contrapposti che, opportunamente battuti trattenevano saldamente la falce all'immanicatura della stessa. Poi, durante le operazioni di sfalcio, l'erba umida , l' utilizzo costante della cote (Apposita pietra per affilatura) bagnata , favorivano l'ingrossamento di quest'ultimi rendendo , alle volte, addirittura difficile lo smontaggio per il ritorno a casa in sicurezza.
Una piccola storiella che girava da queste parti quando si usavano, appunto, questi ormai perduti strumenti:
Passa un paesano, un po duro d'orecchi, di buon mattino con la falce sulla spalla ed il vicino, più sordo di lui , gli chiede:
- Bundì. vatu a seà?- (Buongiorno, vai a falciare?)
-No, no- risponde di getto il primo,- I voi a seà- ( No,no. Vado a falciare)
e l'altro di rimando -Ahh, i crodevi chi ti sesis a seà! (Ahh, credevo stessi andando a falciare!)
Lo so : è sciocca ma, quando qualcuno la racconta , o anche solo ora che l'ho scritta, mi faccio sempre delle grasse risate pensando a quei due pover uomini !
Mandi