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| Esisteva anche una interfaccia che permetteva il collegamento ai telefoni da campo. In pratica, era possibile utilizzare la radio in remoto da dentro la trincea, usando il telefono collegato con il doppino. Ma ovviamente serviva la presenza di un operatore presso la radio, per cambiare da trasmissione a ricezione. Molti anni fa avevo tutto l'armamentario, ma la mia era una versione senza il VHF, se ben ricordo. Poi purtroppo l'ho dato via per un cambio poco vantaggioso. Credo di avere ancora, da qualche parte, l'antenna telescopica originale (un oggetto metallico lungo circa due metri, pesante una decina di chili) e l'isolatore sul quale installarla, altro oggetto molto pesante. Da ragazzino amavo quella radio. Per farla funzionare mi attaccavo alla batteria del furgone di mio padre, consumava davvero tanta corrente. L'alimentatore era costituito da un blocco da mettere di lato, che conteneva due survoltori, uno a dinamotore e uno a vibratore. Non ho mai capito la differenza. Forse il vibratore serviva solo per ricevere, con consumo di corrente inferiore.
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