Metal Detector per tutti

Liguri Apuani

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kiko1982
view post Posted on 9/6/2013, 15:56     +1   +1   -1




cucu'

Edited by kiko1982 - 13/10/2014, 20:25
 
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view post Posted on 9/6/2013, 16:02     +1   -1
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Nel 186 a.C., nove anni prima della fondazione di Luni, i Liguri Apuani sconfissero 4000 legionari Romani comandati dal console Marzio: dopo aver attraversato il fiume Magra e la gola di Trebbiano, Marzio aveva cercato di scalare il Carpione ma, proprio all'altezza del Castellazzo e del canale del Marzio (dal nome del console), fu circondato e più di 3000 soldati Romani rimasero sul campo di battaglia.
Nel 155 a.C. i Romani decisero di porre fine alle scorribande dei Liguri Apuani inviando intere legioni al comando del console M. Claudio Marcello che, proprio sulla piana dell'attuale Monte Marcello, sconfisse i Liguri Apuani e deportò come schiavi nelle colonie Romane oltre 40.000 prigionieri.
 
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view post Posted on 9/6/2013, 19:11     +1   -1
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interessante....
 
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view post Posted on 10/6/2013, 07:25     +1   -1

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Ciao Kiko,

Il libro che citi é totalmente privo di fondamento, si basa esclusivamente su ipotesi molto fantasiose e le analisi storiografiche mancano di metodo scientifico. L'ho letto ed il consiglio che posso darti é "risparmia il denaro" investilo magari in qualche testo scritto da autori competenti. Non ci si inventa storici ne archeologi, l'autore non si basa su fonti ma solo ed esclusivamente su percorsi mentali molto fantasiosi.
 
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view post Posted on 10/6/2013, 09:01     +1   -1

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Sai, le traduzioni degli autori spesso lasciano ampio spazio alle interpretazioni, in ogni caso molti autorevoli storici e latinisti, tendono a tradurre il termine "saltus" come "zona impervia", il che capisci bene, risulta piuttosto vago. Molti storici ed archeologi tra cui l'Ambrosi, Mannoni e Giuliani (tutti estremamente eruditi nella storia locale), hanno preferito non sbilanciarsi troppo sulla questione, perché le fonti storiografiche sono davvero limitate e non sono mai uscite evidenze archeologiche. Su Saltus sino ad ora hanno scritto solamente dilettanti che non hanno nulla da perdere, se cerchi in bibliografia troverai libercoli farneticanti di vario tipo (che probabilmente si fanno stampare a proprie spese). Se poi ti vorrai spingere sino alla preistoria, allora li potrai verificare con i tuoi occhi il top della cialtronaggine; potrai ammirare datazioni "a vista", ufo che si fanno 2-3 anni luce di viaggio per scoparsi una tipa dell'età del ferro, popolazioni neolitiche che si dilettavano nell'osservazione astronomica, insomma, roba divertente.
 
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view post Posted on 10/6/2013, 09:55     +1   -1

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Se ti interessa leggere qualcosa che abbia valenza scientifica la bibliografia sui liguri apuani é piuttosto ampia anche se si tratta, aimé, di pubblicazioni scritte sin verso la metà degli anni ottanta....poi gli autorevoli studiosi sono passati a miglior vita ed oggi c'é davvero poco sulla piazza.
 
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view post Posted on 28/6/2013, 21:46     +1   -1
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La famosa battaglia è sparsa un pò quì un pò là :D il posto più gettonato è il Canal del Marzo che parte dal Senato e va su al Caprione fino alla Rocchetta, altro posto è la gola di Romito verso Lerici, poi c'è Marciaso, e di toponimi che nominano campo marcio e campo marzo se ne trovano parecchi, ma come dice SAST di sicuro non c'è nulla.
 
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view post Posted on 29/6/2013, 07:04     +1   -1

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...prima o poi uscirà un'insegna di Quinto Marcio Filippo.....
 
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view post Posted on 1/7/2013, 20:25     +1   -1
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Tutte cose sentite e risentite bisognerebbe solo chiedere a chi ha trovato reperti riconducibili al periodo in questione in quelle zone e non li ha mai denunciati...
 
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view post Posted on 3/7/2013, 06:56     +1   -1

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CITAZIONE (talpa-myyrä @ 1/7/2013, 21:25) 
Tutte cose sentite e risentite bisognerebbe solo chiedere a chi ha trovato reperti riconducibili al periodo in questione in quelle zone e non li ha mai denunciati...

A meno che non vengano ritrovate le insegne delle legioni, che ti piaccia o no, le ricerche storiche ed archeologiche si fanno prima di tutto analizzando le fonti ed in seconda battuta con lunghi ed estenuanti sopralluoghi.
 
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view post Posted on 3/7/2013, 11:28     +1   -1
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QUOTE (SAST @ 3/7/2013, 07:56) 
QUOTE (talpa-myyrä @ 1/7/2013, 21:25) 
Tutte cose sentite e risentite bisognerebbe solo chiedere a chi ha trovato reperti riconducibili al periodo in questione in quelle zone e non li ha mai denunciati...

A meno che non vengano ritrovate le insegne delle legioni, che ti piaccia o no, le ricerche storiche ed archeologiche si fanno prima di tutto analizzando le fonti ed in seconda battuta con lunghi ed estenuanti sopralluoghi.

sicuramente, e mi piace proprio cosí peró vedi, se alcune persone vanno a leggersi determinato materiale, che sia una fonte storica accreditata o anche una storia o leggenda (spesso partendo dalle leggende e dalle storie non del tutto fondate si é arrivati a dei risultati molto interessanti tipo la necropoli di Genicciola se non ricordo male) e poi in effetti trova del materiale dove si é recato, qualche giorno dopo un altra persona fa lo stesso e poi ancora un altra fa lo stesso 10 mt piú in lá, nessuno di loro é in contatto, nessuno di loro avendo recuperato poca roba ritiene di dover avvertire qualcuno di dovere ecco che alla fine tutti i tasselli vanno perduti, importanti o meno che siano..

Non voglio diro qui ora che qualcuno é andato lí é ha recuperato materiale di 2000 anni fa perché non ne ho la certezza, mi auguro solo che tutte le persone che si sono recate negli anni da quelle parti con il desiderio di trovare qualche resto della battaglia, in caso qualcosa abbiano recuperato, lo abbiano segnalato per contribuire a far luce su questi eventi passati di cui nessuna certezza si ha ma molto ancora si sente dire..
Non lo devono a me o a te ma lo devono alla memoria di un popolo di cui a mio avviso si dovrebbe sapere di piú :)
 
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view post Posted on 3/7/2013, 11:48     +1   -1

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Come non essere daccordo con te Talpa, uno dei grossi problemi legati all'analisi storica di un evento é poprio quello di poter reperire fonti attendibili e coerenti. La cosa difficile sta proprio nel saper valutare l'attendibilità e, nel caso in oggetto si ha davvero poco a disposizione, non per nulla noti studiosi locali, cito tra tutti il Prof. Ambrosi che ebbi la fortuna di poter conoscere, non si sono mai cimentati con la problematica "Saltus Marcius" proprio per non andarci a sbattere la faccia contro.......La bibliografia disponibile, soprattutto quella recente é semplicemente ridicola, basata esclusivamente su supposizioni più o meno campate in aria, infarcite di campanilismi vari. Purtroppo Mannoni, Ambrosi e Formentini non ci sono più, speriamo che in futuro qualcuno possa effettuar fare un po' di luce sull'argomento. Riguardo invece ad eventuali ritrovamenti più o meno fortuiti, che dirti.....riesco a comprendere la diffidenza dell'archeologo nei nostri confronti in quanto ritengo che la maggior parte dei detectoristi (adesso mi linciano) si guardino bene da riconsegnare, un po' per paura delle conseguenze ma, soprattutto, per tenersi in casa un inutile feticcio che altrimenti potrebbe, a chi ne ha capacità e le competeze, racocntare molte cose che possano in seguito essere condivise.
 
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Poiana
view post Posted on 8/12/2013, 09:27     +1   -1




Trovo quantomeno ingeneroso dire che l'autore del libro Saltus Marcius "non si basa su fonti ma solo su percorsi mentale molto fantasiosi". Il libro, attraverso l'analisi soprattutto del testo liviano (l'unico al momento a noi pervenuto), e attraverso oltre 400 note bibliografiche, con altrettanti testi in bibliografia (più di venti sono studi del prof. A.C. Ambrosi) si struttura in gran parte su ricostruzioni storiche che riguardano gli eventi bellici tra il 238 a.C. ed il 186 a.C. Relativamente alla vicenda del Saltus Marcius dedica ampio spazio alle diverse località a cui la tradizione popolare, nel corso dei secoli, avrebbe attribuito lo svolgimento della battaglia, compreso ad esempio il Colle Marzo del monte Caprione. L'ipotesi del Colle Marcio di Pontestazzemese viene giustificata attraverso una serie di ragionamenti che possono essere discutibili, ma non dovrebbero essere, credo, liquidati come "spazzatura". Il "saltus", nella terminologia latina classica, non indicava semplicemente un "bosco", per quello bastava e avanzava il termine "selva" (vedi il caso della "Selva Litana", dove nel 216 a.C. venne annientato un esercito consolare romano ad opera dei Gallli Boi). "Saltus" indicava nella fattispecie un passaggio aspro e disagevole, coperto da vegetazione. L'ipotesi finale, un po' romanzata e certamente meno storica, riguarda solo poche pagine delle oltre 250 del libro e, come dice il titolo stesso del paragrafo, è solamente una ipotesi. Quella, sì, potrebbe essere definita "fantasiosa e priva di fondamento storico", anche se, bisogna darne atto, "plausibile" e "compatibile con l'evento trattato. Il libro, nel suo insieme, avrebbe una coerenza anche senza quell'ultimo paragrafo conclusivo. Il libro non intende, in ultima analisi, dare una risposta definitiva alle numerose tradizioni popolari che vogliono il luogo della battaglia sito un po' ovunque nel territorio dell'antica popolazione apuana (anzi, questo aspetto viene ritenuto importante nel mantenere vivo il mito del "Saltus Marcius"), ma solo approfondire e ordinare una tematica che fino ad oggi era sempre stata liquidata in maniera semplicistica e senza un'applicazione metodologica scientifica all'uso delle fonti.
 
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flashwarrior300
view post Posted on 29/11/2016, 11:15     +1   -1




di fantasioso non c e niente ,anzi solo la vostra ignoranza.tutte i ritrovamenti sono veri e molti i piu scomodi sono lasciati sul terreno xche' cambierebbero la storia,le cifre degli apuani catturati 40000?ma non sparate belinate...su queste colline i legionari non arrivarono mai a uccidere i guerrieri apuani,presero solo indifesi..
 
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13 replies since 9/6/2013, 15:56   1195 views
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