CITAZIONE (cravetou @ 3/4/2012, 09:56)
è lo spirito giusto, almeno per chi come me si interessa alle piccole vicende che hanno interessato il territorio: si parte spesso da un "sentito dire", si cercano riscontri, spesso solo accenni, su testi di storici locali, ricerche su mappe e pc, infine l'uscita: anche solo qualche palla di schioppo è sufficiente ad avallare l'ipotesi di essere sull'area giusta, e quasto mi paga di ogni sforzo
E' esattamente come sono andate le cose!
E poichè siamo nella Sezione Munizionamenti ecco com'era la palla in origine:
[immagine tratta da L. et F. Funken, "L'Uniformes et les armes des soldat de la Guerre en Dentelle", Ed. Casterman, Belgio 1975]
Questa è la cartuccia nel suo imballo di carta. La palla è in piombo e legata alla cartuccia alla base dell'escrenza in piombo che si creava al momento della fusione.
A: è la parte da strappare coi denti
B: è la parte di polvere da sparo da depositare dentro l'innesco
C: è la parte di polvere da sparo da depositare dentro la canna del fucile
D: è la palla da introdurre nell'interno della canna.
Il tutto poi doveva essere compresso a mezzo di bacchetta.
Un'operazione molto complessa la carica del fucile, che era codificata con mosse e movimenti ben precisi, che si articolavano in circa 8 posture (variavano per esercito) da farsi per forza di cosa in piedi (esponendosi così al fuoco nemico).
La cadenza di fuoco risultava così molto lenta. Solo l'esercito prussiano, sotto Federico II, in alcuni battaglioni raggiunse (non so come) la capacità di far sparare 3 colpi al minuto al fante.
:-D
CITAZIONE (cesira.66 @ 3/4/2012, 12:54)
5 palle di cui una mi sa "cavata" o sbaglio? Carine complimenti!
No, tutte trovate a terra. Una è letteralmente "esplosa" sulla roccia a ridosso della postazione difensiva, ed un'altra si è quasi divisa, infrangendosi sulle roccie stesse.