| considerazioni che trovo giuste ne vedo molte, altre su cui si dovrebbe discutere -pensiamo a questo: sette tra tecnici... regista ...e responsabili di produzione partono da Roma per fare un documentario che poi andrà montato... doppiato e rimpastato in studio con documenti originali d'epoca. Secondo voi vengono con la sola mera speranza che durante le riprese si troveranno gavette scatolette cucchiai ecc ecc?, ma figuriamoci se sprecano una missione sperando (il tempo per loro è denaro....e anche per il resto del mondo), ragion per cui hanno optato per portarsi si in zona di guerra, piena di ricoveri , trincee ecc, ma anche di premunirsi di avere materiale al seguito inerenete la storia del documentario, (grazie Rovini per la disponibilità!!!). I documentari sull'archeologia credo siano genericamente costruiti ad hoc,,. per non fare ore e ore di riprese senza mostrare ciò che sono i protagonisti della puntata: il reperto.... lo scavo...la zona ..le ricostruzioni scenografiche (là dove sia necessario)
é la prima volta che assisto ad una uscita di troupe documentaristiche per tale scopo, ma credo che sia cosa comune preparare tutto a priori, oggetti compresi. nel mio caso specifico loro avevano chiesto un luogo dove effettivamente trovare materiale scavando, ma VOI MI INSEGNATE, che non sempre si parte certi di trovare quel che si cerca. Quindi non trovo strano che uno scatolone di pezzi arrugginiti fosse pronto per l'evenienza nei bagagliai delle auto (tra cui nessuna arma o parte di essa, perchè non era quello che interessava nel documentario) John Dickie stesso si è messo a mangiare minestra dentro ad una trincea, sporco di fango, accucciato su dei sassi.....ma non avrebbe potuto farlo se aspettavamo di trovare la gavetta in mezzo alle foglie secche sul luogo, o sotto 40 cm di terra e sassi -chiamerei questo "esigenze sceniche", se pensate che il documentario ha scopo divulgativo - educativo e di informazione di una situazione storica, comprenderete meglio che nulla di strano c'è se gli oggetti sono già pronti in loco. non si può pretendere di trovare una scatoletta col metal, di inquadrarla e far leggere la scritta sardine o alici ai telespettatori dicendo che così l'abbiam trovata. Lo puoi fare se ne porti una di arrugginita sul set, poi lo stesso modello lo mostri pulito con ossalico o altro reagente chimico, e spieghi che al momento del ritrovamento è così,,,,poi diventa colà. Ma come ha detto qualcun altro qui , il post mi piacerebbe rimanesse sul tema del soldato ritrovato. che da quel che ho visto credo fosse tanto giovane, troppo giovane per morire in una guerra maledetta.
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