Ma non è che l'autore dell'articolo si riferisse al pretesto per fare perquisizione?
Mi pare che fosse quello il tenore del discorso.
Non è che qualsiasi pubblico ufficiale può venire a casa vostra a perquisire, se non ha fondato motivo di farlo: il domicilio è inviolabile e non siamo in uno stato di polizia.
Deve esserci una notizia di reato (denuncia) o un sospetto di reato.
Il fondato motivo, tra gli altri, indicati nell'articolo, potrebbe essere che vi hanno fermati con oggetti atti ad offendere...
http://www.ejtn.eu/pagefiles/3103/codice_p...sca_e_droga.pdfIn tal caso: un consiglio: se gli operanti hanno intenzione di scrivere anche una sola riga di verbale, chiamate sempre un avvocato.
In presenza di avvocati... le cose cambiano alla velocità della luce...
Ho notato che spesso, soprattutto tra ragazzi in divisa alle prime esperienze, c'è un fondamentale fraintendimento dei diritti di libertà. Peccati di gioventù.
Ho perfino sentito dire, ad alcuni allievi di scuole delle forze dell'ordine, che non ci sarebbe libertà di circolazione sul territorio italiano, ma il cittadino dovrebbe sempre poter giustificare la propria presenza, nel posto dove si trova...
Diciamo che le cose non stanno per niente in questi termini: è perfettamente consentito tutto ciò che non è espressamente vietato e non viceversa.
Un mio amico idraulico fu fermato sotto la casa di un suo cliente con la cassetta degli attrezzi...
Tubi, pappagalli, chiavi inglesi...
Non so se si trattasse di ragazzetti alle prime armi che avessero voglia di scherzare... però è bastato che dicesse "un attimo: chiamo il mio legale", per cambiare tutto...