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Lo zaino. L' haversack modello 1937 era di fatto un tascapane che con i dovuti accorgimenti poteva essere utilizzato anche come zaino da combattimento. Derivato e molto simile al tascapane adottato durante la grande guerra, differiva da quest'ultimo per la diversità del colore, della tessitura della tela di cotone ritorto (più robusta) e per la minore misura della larghezza di cinghiaggi e fibbie. Il modello 1937 nacque per la necessità di poter disporre, durante il combattimento, di uno sganciamento rapido dello zaino dagli pallacci e dal cinturone. Le sue cinghie di trasporto si sovrappongono sulle spalle agli spallacci e vanno ad agganciarsi all'apice delle cartuccere. Una controcinghia passa sotto le braccia e agganciandosi nel fondo dello zaino ne impedisce lo sballottamento. Basta staccare i ganci delle cinghie dalle cartuccere che lo zaino può essere velocemente liberato dall'affardellamento. Anche se di piccole dimensioni, lo spazio interno dello zaino è sufficente per il trasporto della dotazione personale di combattimento. Nei tre scomparti interni trovavano posto gli oggetti di ordinario uso (gavetta, posate, lampadina da tasca e da cinturone, ecc), quelli dell'igiene personale (set da toilette, da barba, dell'igiene orale, ecc), razioni di emergenza e i capi di biancheria intima di ricambio (franella, mutande e calzini). Sotto la patta di chiusura veniva collocato il telo tenda/impermeabile/poncho in tela gommata colore kaki. Per comodità di utilizo, appesa ad una cinghia della patta, veniva agganciata una tazza di lamiera smaltata (Mug) per l'irrinunciabile the. Per la sua robustezza e praticità lo zaino fu di indiscusso apprezzamento fra le truppe di fanteria inglesi ed alleate.
Il sistema di agganciamentto e sganciamento rapido dello zaino.
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Il contenuto dello zaino.
L'Holdall (custodia di tela degli oggetti dell'igiene).
Razione d'emergenza di cioccolato vitaminizzato e sigarette.
Biancheria intima di ricambio.
Il telo tenda/impermeabile/poncho.
La tazza di lamiera smaltata “Mug”.
LA MASCHERA ANTIGAS LIGTH MkII 1943. La necessità di una maschera più leggera particolarmente adatta soprattutto per le operazioni anfibie impose la realizzazione nel 1943 di un modello denominato Ligthweight Service Respirator Mk II 1943. A partire dal 1944 questo nuovo modello rappresentò il modello standard delle forze armate britanniche. La nuova concezione della posizione laterale della cartuccia filtrante rendeva i movimenti della testa molto più liberi e permetteva un miglior utilizzo del sistema di mira dell'arma lunga in dotazione. Il poco ingombro e la particolare forma compatta della custode/zainetto della maschera, privata del suo originale contenuto, permetteva un utilizzo non regolamentare come zainetto di trasporto di una più ampia dotazione di bombe a mano Mills N° 36M.
L'ARMAMENTO.
Il fucile Lee Enfield SMLE N°4 Mark I°.
Dopo il 1942 il nuovo fucile 4 Mark I° entra gradatamente a far parte della dotazione della fanteria inglese. Di moderna concezione sia per la leggerezza che per il più valido sistema di mira con diottra a foglietta, derivava comunque da un progetto del 1926 che fu abbandonato per l'esuberanza di armi lunghe ereditate dalla grande guerra. Il sistema di caricamento resta il classico bolt-action e la capienza del serbatoio è mantenuta in 10 colpi bifilari. Il sistema di caricamento usufruisce ancora delle lastrine provviste di 5 colpi in calibro 303 british. La modifica che più caratterizza questo nuovo tipo di fucile è quella apportata all'innesto della baionetta. La baionetta viene inastata direttamente sulla canna e non più sul bocchino come nel vetusto Lee Enfield Mark III*. Il nuovo sistema di innesto permette l'adozione di una baionetta più corta e più maneggevole della classica baionetta sciabola mod. 1907 del fucile Mark III*. Il set di pulizia e di lubrificazione è riposto in un apposito buco collocato nel calcio del fucile. Si compone di oliatore in ottone e scovolino con cordicella (Pulitrhough) che viene adoperato con piccoli straccetti di pulizia. La cinghia di trasporto è realizzata in robusto tessuto di cotone ritorto colore kaki o verde. Durante il trasporto in terreni particolarmente polverosi o in presenza di fango, il meccanismo di carica del fucile era protetto da una corta custode in tela di cotone colore kaki che era fisssata al fucile tramite tre bottoni automatici. Due laccetti di cuoio legati al copricanna evitavano, durante l'uso del fucile, la perdita della custode.
La baionetta N° 4 Mark II. La baionetta di nuova concezione N° 4 Mark II, con corta lama rotonda e inserimento alla canna tramite zoccolo di innesto, entrò in adozione nel 1942 con i fucili 4 Mk I. Molto pratica e leggera fu adottata anche dai corpi speciali come le truppe trasportate e paracadutate. Per la tasca di supporto e trasporto fu ancora previsto il vecchio modello della baionetta 1907 apportando una modifica aggiuntiva o praticando un buco nel passante superiore, per il passaggio del bottone del fodero.
La bomba a mano Mills N° 36M. Di notevole efficacia difensiva la bomba a mano Mills M36 rappresenta un classico delle dotazioni di granate inglesi. La potente carica di TNT e l'involucro di ghisa a frammentazione rendevano micidiale l'ordigno nell'ordine dei 50 metri. Le granate erano trasportate in tascapani, ma sovente per un veloce utilizzo venivano posizionate agli spallacci con gommini elastici o direttamente attraverso la maniglietta di sicura. (la bomba è stata inertizzata con resina epossidica)
La dotazione personale delle munizioni. La dotazione individuale delle munizioni per fucile era contenuta in due bandoniere di tela provviste di 5 taschine porta caricatori ciascuna. In ogni taschina trovavano posto due lastrine di caricamento con 5 colpi ciascuna per un totale di 100 colpi a disposizione del soldato. Le due bandoniere erano regolarmente riposte all'interno delle due giberne pettorali (poutch) della Battle Order (tenuta di combattimento), ma in caso di bisogno venivano trasportate a tracolla in modo da ricaricare le giberne ed avere a disposzione un più ampio volume di fuoco.
Alcuni marchi di fabbrica presenti sulle lastrine di caricamento.
La cartuccia in calibro 303 british (7,92X57mm britannico) Mark-VII. La cartuccia 303 british rappresentava il munizionamento standard delle armi leggere dell'esercito inglese durante la 2^GM. Di buone prestazioni e con elevata potenza d'urto era caricata con polvere cordite confezionata in lunghi fili popolarmente riconosciuti come spaghetti. La cartuccia ordinaria montava una palla blindata a punta acuminata (FMJ-RN) da 174 grani (11,3 GRAMMI) con una velocità di uscita alla bocca di 775 m/s. Il bossolo era di tipo RIMMED.
Alcuni marchi di fabbrica e data sui bossoli sparati recuperati di scavo.
La maratona “britannica” si conclude qui nella speranza di aver fatto cosa gradita e di utilità per tutti e soprattutto per chi vuole dedicarsi in particolar modo, al collezionismo di oggettistica inglese. Nel contesto del collezionismo di militaria della 2^GM l' inglese non è molto menzionato e l'attenzione dei collezionisti è volta in maggior parte al soldato tedesco ed americano, ma avendo avuto l'opportunità di recuperare, in tempi un pò più accessibili e con modica e giusta spesa, tutto ciò sopra descritto, posso affermare che la ricostruzione presentata è stata gratificante e di grande soddisfazione, dimostrando che anche ciò che a volte non viene preso in molta considerazione può invece rappresentare un'ulteriore pietra miliare in una collezione. Ringrazio l'amico monty che con la sua specifica richiesta mi a spronato ad intraprendere questo lungo ed impegnativo lavoro.
Cordiali saluti a tutti e al prossimo manichino, questa volta però........ “nazionalmente nostrano”.
Luciano
Edited by Talpaman - 12/10/2014, 20:30
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