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In definitiva sono almeno due gli interrogativi che emergono: 1) di che palla si tratta 2) quali pezzi di artiglieria sparavano palle piene nel 1859 Il n. 1 è una questione di lana caprina perché non si conoscono i dati precisi della, presunta, palla di cannone: non serve infatti alcuna foto (tutti sanno com'è fatta una sfera), bensì diametro e peso esatti. Si parla di 10,6 – 11 cm e 4,6 kg proveniente da pesapersone che, se tarato dalla moglie che vuole dimagrire, potrebbe essere del tutto inattendibile. Il n. 2 è molto più complesso ma restando nel contesto storico di Magenta (ma la palla potrebbe provenire da qualsiasi altra parte) i dati comunicati, anche se approssimativi, permettono di identificare il metallo: ferro, che infatti era usato per le palle di cannone (non ghisa). Ora il ferro, arrugginendo, perde peso e diametro e non ci può aspettare che le caratteristiche della palla, se effettivamente legata alla battaglia di Magenta, siano rimaste invariate dopo più di 150 anni. Quali erano queste caratteristiche? A) Caso francese (boulet) Ne erano dotati i “canons-obusiers” delle batterie divisionali da 12: diametro palla mediamente 118,5 mm, peso 6 kg; il calibro non si riferiva alle libbre ma al diametro in centimetri della volata (per l'esattezza 121 mm), dunque con un gioco medio di 2,5 mm. B) Caso austriaco (Vollkugel) I dati sono quelli già comunicati per il cannone da 12 (non esistevano obici da 11 o da 12 e non sparavano palle piene), queste sì libbre ma non di Vienna bensì di Norimberga il cui rapporto con le prime era 9:11. Un libro sugli armamenti del 1859 è già pronto in attesa che questa crisi finisca presto per pubblicarlo con qualche prospettiva di venderlo. Bruno
Scusate, mi accorgo di aver scritto "non ghisa" applicabile solo alle palle di cannone austriache; quelle francesi erano di ghisa
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