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Dal tuo punto di vista hai perfettamente ragione, ma grazie al cielo o a non so chi, non siamo tutti uguali, che sarebbe poi roba da comunisti... io lavoro spesso e volentieri con amici, per amici e se posso scegliere faccio lavorare un amico. Se le cose non vanno lo dico e pretendo che me lo si dica e non mescolo lavoro con amicizia: il lavoro va retribuito, tanto il mio quanto quello di chi me ne faccia uno. E se poi un amico mi dà una fregatura, beh, preferisco prenderla da lui che da uno sconosciuto, perché se mi ha un po' fregato vuol dire che il poveretto ne aveva davvero bisogno e ad un amico una mano la dò sempre volentieri.
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