|
CITAZIONE (sofocle62 @ 29/10/2013, 22:18) Ciao Cekken, non voglio fare il guastafeste, ma la spoletta qui non c'è mai stata... Come vedi, la granata è intatta, la spoletta prevista per questa granata era in bronzo, munita di un lungo e robusto filetto, che doveva garantire una chiusura ermetica. Non si sarebbe mai sfilata se non in caso di rottura del proietto. Credo si tratti di un tiro di prova, con granata portata al peso riempiendola di materiale inerte (di solito si usava sabbia fina) e chiusa da un semplice tappo di legno. Anche le finte spolette, di ghisa, non si toglievano facilmente, anzi ne ho trovate molte ancora ben serrate, sia su granate integre che spezzate per l'urto con massi od altre granate. Vi era un regolamento che prescriveva il recupero periodico delle granate dalle "butte", per il loro ricondizionamento e riutilizzo, ma anche per evitare che si spezzassero una contro l'altra. Avrei molto da dire in merito, chissà se riuscirò mai a finire il mio libro, interrotto da noti fatti di cronaca... Grazie Alberto per le tue sempre interessanti e dotte spiegazioni. Ero convinto che i francesi avessero "ceduto" agli alleati piemontesi un po' del loro materiale. D'altronde, se ben ricordo, l'idea delle canne rigate l'aveva avuta una certo Cavalli ufficiale piemontese, o no? Attendo anch'io il tuo libro, forza..... Ciao, francesco
|