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Scoperto per la prima volta un forte romano in Italia

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view post Posted on 29/3/2015, 10:38     +1   -1
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Tratto da: http://ilfattostorico.com/2015/03/22/il-pr...erto-a-trieste/

Il “primo” forte romano in Italia scoperto a Trieste

Aerei e droni con radar archeologi hanno scoperto i resti dell’antenata di Trieste: l’antica Tergeste era un accampamento romano affiancato da due fortificazioni minori e probabilmente costruito nel 178 a.C.

La scoperta è eccezionale non solo per Trieste, perché il sistema di fortificazioni messo in luce, probabilmente costruito durante la guerra romana contro gli Istri del 178 – 177 a.C., è uno dei più antichi esempi di architettura militare romana conosciuti.

La scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences, è stata portata alla luce non con i tradizionali metodi utilizzati negli scavi archeologici, ma grazie a risultati prodotti dalla tecnologia LiDAR (Light Detection And Ranging) e GPR (Ground Penetrating Radar). Il LiDAR riflette impulsi laser contro il suolo creando immagini precise delle caratteristiche della superficie del terreno, mentre il georadar permette di individuare strutture sepolte.

“La tecnologia LiDAR sta rivoluzionando gli studi archeologici, fornendo nuovi metodi per ritrovare antiche strutture archeologiche, anche in zone completamente ricoperte da fitta vegetazione”, spiega lo scienziato dell’Ictp Claudio Tuniz.

Sono state così individuate le strutture sepolte: il campo principale, chiamato San Rocco, e i forti più piccoli: Grociana piccola e Montedoro. Il primo si estende su 13 ettari, un’area che equivale a 13 campi da calcio, ed aveva una posizione strategica nei pressi della baia di Muggia, un porto naturale protetto. Probabilmente era stato costruito durante uno dei conflitti con gli Istri, fra il 178 e il 177 a.C.

“Il campo militare romano di San Rocco era difeso da ampi bastioni ed era strategicamente situato molto vicino a uno dei porti naturali più protetti dell’Adriatico settentrionale”, ha spiegato Federico Bernardini, lo scienziato dell’Ictp e Centro Fermi.

“È la prima fortificazione romana mai ‘vista’ in Italia e uno dei primi esempi di fortificazioni romane, da cui si sono sviluppate numerose città moderne lungo il Mediterraneo”, ha detto all’ANSA Bernardini. “Gran parte dei resti affiorano sulla superficie e appaiono come dossi coperti da vegetazione”.

Se è stato possibile riuscire a ‘vedere’ l’antica Tergeste così in dettaglio il merito è della bora che ha permesso la sua conservazione. Nell’area in cui sorgeva la fortificazione, infatti, il vento “è così intenso da aver impedito sia la coltivazione sia l’edificazione, tanto che il terreno nei secoli è stato adibito solo ai pascoli”.

Ulteriori indagini di tipo archeologico hanno permesso di stabilire la cronologia del sito. Gli scienziati hanno creato dei modelli digitali del terreno grazie ai dati LiDAR, rivelando la disposizione delle antiche strutture. L’uso del GPR ha rivelato la presenza di resti sepolti, incluse varie possibili strutture murarie, aggiungendo ulteriori dettagli a questa significativa scoperta archeologica.

La datazione dei resti è stata possibile grazie ai frammenti di anfore scoperti nella zona: il loro stile greco-italico ed i minerali vulcanici con i quali sono state fabbricate nel Lazio e Campania ne fanno risalire l’origine al perioso compreso tra fine III secolo a.C e l’inizio II secolo a.C.

I due scienziati dell’Ictp e del Centro Fermi di Roma, Federico Bernardini e Claudio Tuniz, hanno lavorato assieme ai colleghi dell’Università di Trieste e dell’Università di Udine (Giacomo Vinci, Angelo De Min, Davide Lenaz, Michele Pipan, Emanuele Forte and Stefano Furlani) e in stretta collaborazione con numerose istituzioni tra cui l’Istituto di Archeologia dell’Accademia Slovena delle Scienze e delle Arti, la Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia, l’Ispettorato agricoltura e foreste di Gorizia e Trieste, la Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia e la locale Comunella Jus Vicinia Srenja Bolliunz Comune, che ha appoggiato e favorito le ricerche nei siti inclusi nelle loro proprietà.
 
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view post Posted on 29/3/2015, 12:28     +1   -1
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Garrett & Teknetics

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Infatti ce anche un aquidotto romano in val Rosandra che forniva aqua per Tergeste.
Comunque attenti dove scavate perche quella area e' protetta - parco naturale molto vasto - fino alla cima del monte Coccusso e credo quasi a Bazzovica! :o:
 
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view post Posted on 29/3/2015, 12:40     +1   -1
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CITAZIONE (Slootack @ 29/3/2015, 13:28) 
Comunque attenti dove scavate perche quella area e' protetta - parco naturale molto vasto - fino alla cima del monte Coccusso e credo quasi a Bazzovica!

Naturalmente sottoscrivo in pieno. Questa sezione, "Storia e archeologia", è dedicata alla condivisione di approfondimenti storici e di notizie sulle più recenti scoperte archeologiche (notizie peraltro già pubbliche) e non certo per dare indicazioni di scavo ai malintenzionati. Questo dovrebbe essere già palese a tutti noi, ma ribadirlo ogni tanto non fa male...
 
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2 replies since 29/3/2015, 10:38   351 views
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