Metal Detector per tutti

Forse come noi …....

« Older   Newer »
  Share  
icon13  view post Posted on 4/7/2014, 13:50     +1   -1
Avatar

White's M6 + Detech Sef 12x10

Group:
Member
Posts:
3,627
Reputation:
+236
Location:
Campagna Pisana - Toscana

Status:


Forse come noi, non tutti possono sapere che la marcia di un bestione (carro armato) tedesco di 56 tonnellate dipendeva da un piccolo pezzetto di ferro....
Un po' di tempo fa, in una uscita di ricerca in territorio interessato nella primavera/estate del 1944 dalla presenza di truppe tedesche in ritirata verso la linea Gotica, insieme a diversi bottoni da divisa da carrista



recuperammo, invasa da notevole ossidazione, anche una particolare chiave di ferro che ritenuta di poca importanza storica fu accantonata e dimenticata nella scatola dell'oggettistica di scarto e di parti di ricambio.



Nel nuovo numero della rivista UNIFORMI di questo mese, scorrendo un' articolo inerente la storia di un veterano, certo Frans De Bakker di origine belga, arruolatosi volontario nelle Waffen SS nel 1941 e passato poi nel 1943, dopo un corso di formazione con il grado di sturman (caporale), alla 6^ Compagnia del reggimento corazzato Wiking, si legge che fra suoi oggetti personali gelosamente conservati, vi è una chiave identica a quella da noi trovata che è classificata come chiave di accensione del suo carro Panther.
Il recupero ed il restauro della chiave accantonata perchè ritenuta erroneamente come accessorio di un comune mezzo militare, sono stati immediati e la ricerca storica delle vicissitudini del contesto del suo ritrovamento, doverosa.

La storia.

All'inizio dell'estate 1944 le truppe tedesche in ritirata sostarono in accampamenti lungo il litorale pisano per riorganizzarsi e contrastare l'avanzata delle Divisioni americane. Uno di questi luoghi di accampamento fa parte integrante del nostro terreno di ricerca con i metal. Da approfonditi studi e attraverso i diari storici americani e tedeschi sono riuscito a risalire alle Divisioni operanti sul territorio. La 34^ Divisione di fanteria americana era in avanzata con aggregato il 363° Rgt di fanteria della 91^ Divisione, gli contrastava il passo la 16^ Divisione Panzergrenadier Reichsfuhrer SS supportata da reparti della 19^ Luftwaffe Field Division e da battaglioni indipendenti carri e caccia carri.
I battaglioni cacciacarri erano equipaggiati con semoventi Stug III e i carri facevano parte del 504° Panzer Abteilug Battalion. Il Pz-Abt 504n aveva in dotazione i micidiali carri Pzkpfw VI Tiger I Ausf E da 56 tonnellate che disponevano di un armamento eccezionalmente distruttivo costituito dal potente cannone da 88mm







Il Pz-Abt 504 arrivò in Toscana nel giugno 1944 proveniente dal settore di Tour in Francia dove aveva completato l'addestramento. Dal 22 giugno al 31 luglio prese parte ai sanguinosi combattimenti tra Grosseto e Livorno e perse 27 carri in parte abbandonati per mancanza di carburante (memorabile il combattimento di Cecina tra il tigre 221 e lo Sherman n° 11 del tenente Edwin Cox).



Dopo la battaglia di Cecina il 504° si trasferì a nord di Livorno e fu comandato della difesa dei guadi del Fiume Arno in previsione dell'arretramento della resistenza tedesca sulla Heinrich linie o linea dell'Arno, posta nella sponda settentrionale del fiume. Ed è proprio in questo contesto che sicuramente è stata persa o volutamente gettata la chiave da noi ritrovata e che sicuramente era quella di accensione di uno dei “bestioni” sopra citati.

La motorizzazione, il posto di guida, la strumentazione di bordo e l'accensione del carro Tiger I Ausf E.

Il Tiger I montava un potente motore a benzina Maybach HL 210P-45 a 12 cilindri a V, raffreddato ad acqua da 21.513 cc e 650 CV a 3000 giri che gli permetteva di raggiungere la ragguardevole velocità di 38 km/h su strada e 20 km/h fuori strada. L'autonomia su strada era di 100-120 km con un consumo di 450-530 litri ogni 100 km (da 190 a 220 metri per litro) che si riduceva a 57-85 km in fuori strada con un consumo molto elevato di 635-935 litri (da 110 a 160 metri per litro). La capacità del serbatoio era di soli 534 litri che pregiudicava non poco gli spostamenti del mezzo e determinò, nell'ultime fasi del conflitto, la perdita di molti carri a causa del loro abbandono per mancanza di carburante.
Tramite una mirata ricerca sono riuscito a recuperare delle interessanti fotografie del comparto guida del carro Tigre.
La panoramica dell'angustio spazio a disposizione del pilota è ben rappresntata in questo ottimo disegno.



Che scisso nei più significativi particolari è ben documentato in queste interessanti fotografie d'epoca.

Il pilota al proprio posto di guida, quasi incastrato negli organi di trasmissione del carro.



La particolare forma a cloche rovesciata del volante di guida per fare posto alle gambe del pilota.
Sulla destra è ben visibile anche la leva del cambio con le varie combinazioni di marcia regolamentate da una dentatura presente nel supporto di lamiera rotondo.



Il quadro di comando e della strumentazione di bordo era posizionato un po' in alto alla destra del conducente. Fra i vari manometri, pressione, livello carburante e contachilometri vi è anche il connettore di inserimento della chiave e il pulsante di accensione. Nel caso di questa foto la chiave non è presente.



Ma è ben rappresentata nel disegno in foto ed è della classica tipologia della chiave della discussione.



Al giorno d'oggi esiste un solo Tigre I superstite, il Tiger 131, che dopo l'egregio restauro è ancora marciante. Su questo video Youtube è contemplata anche la manovra d' accensione che però è mancante della fase preliminare dell'avviamento e cioè dell'attivazione dell'olio verso i pistoni (il motore nella veloce fase di avviamento non riusciva a provvedere sufficientemente alla lubrificazione antigrippaggio dei pistoni) effettuato manualmente tramite l'inserimento di una manovella nel blocco motore che durante la marcia è riposta nell' incavo porta attrezzi nella parte posteriore del carro.

Video

A fine ricerca per valorizzare a pieno l'inusuale ritrovamento, la chiave verrà posizionata in collezione provvista degli altri oggetti specifici della dotazione dei carristi delle Panzer-Dision della Wehrmacht, durante la WWII. Piastrino di riconoscimento in acciaio inox, alcuni bottoni da giacchetto e l'insegna da mostrina Totenkopfe per divisa da combattimento e da libera uscita, recuperati anch'essi di scavo, completeranno il quadro.



Sperando di aver fato cosa gradita e di utilità.
Cordiali saluti a tutti
Luciano

Edited by Talpaman - 2/1/2017, 23:48
 
Top
view post Posted on 4/7/2014, 13:57     +1   -1
Avatar

DEUS 2

Group:
Member
Posts:
27,334
Reputation:
+248
Location:
Campi sparsi

Status:


Come al solito...tutto estremamente interessante!
 
Web  Top
view post Posted on 4/7/2014, 14:11     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,226
Reputation:
+85

Status:


E tutto ovviamente a me ignoto fino ad ora! Grazie Luciano!
Uno dei luoghi in cui girellavo era stato interessato da uno scontro in cui un tigre tenne botta per un'intera giornata contro cinque o sei carri canadesi... ne mise ko cinque prima di cedere se non ricordo male.... :)
 
Top
view post Posted on 4/7/2014, 14:28     +1   -1
Avatar

White's M6 + Detech Sef 12x10

Group:
Member
Posts:
3,627
Reputation:
+236
Location:
Campagna Pisana - Toscana

Status:


E' si cesira uno dei tanti scontri vittoriosi di questi bestioni che in fatto di potenza ed armamento non avevano rivali. Pensa che negli scontri citati in questa discussione e precisamente a Perolla, presso Giuncarico (GR) l'Oberfähnrich Röhrig ridusse all'impotenza ben 23 carri americani guadagnandosi la Ritterkreuz per quest'azione. Fu l'unico dell'intero reparto ad averla.
Grazie della tua sempre ben accetta partecipazione. A quando la risalita verso nord?
 
Top
magenta 859
view post Posted on 4/7/2014, 16:03     +1   -1




Ciao Luciano veramente una discussione degna di nota. Vorrei farne parte aggiungendo che questi bottoni fanno si parte della panzerjacken o feldjacke dei reparti panzer, ma erano destinati solamente alle controspalline e non alla sua chiusura.
Gli equipaggi di carri armati usavano un giubbetto ed un pantalone nero in panno. Il giubbetto per l'appunto chiamato feldjacke, era un capo corto in vita che si aggiustava al corpo in modo da facilitare il movimento all'interno dei veicoli, il colletto era decorato con il teschio dei Leib-husaren prussiani circondato da un cordoncino rosa, la Waffenfarbe delle truppe corazzate, questa "decorazione" venne soppressa durante la guerra.
Per quanto riguarda il teschio: Ci sono diverse versioni e varianti differenti sia per forma che per dimensioni, realizzate in metallo stampato quale alluminio, zinco o metallo ferroso imbutito.
Dennis
 
Top
Lauri Allan Törni
view post Posted on 4/7/2014, 16:06     +1   -1




bello!
 
Top
view post Posted on 4/7/2014, 16:08     +1   -1
Avatar

Tesoro Tejon mod.Nembo/Bazzuca-Minelab Explorer SE-White MXT ALL PRO-Tesoro CORTES

Group:
Member
Posts:
576
Reputation:
+35
Location:
Carrara

Status:


Grande Luciano, anche da un semplice ritrovamento (ma non troppo) riesci a creare una storia affascinante e piena di notizie che a molti risultano disconosciute. thumbsup

Edited by nembo58 - 4/7/2014, 17:09
 
Top
view post Posted on 4/7/2014, 16:08     +1   -1
Avatar

White's M6 + Detech Sef 12x10

Group:
Member
Posts:
3,627
Reputation:
+236
Location:
Campagna Pisana - Toscana

Status:


Ottima precisazione e sempre ben accetta attiva partecipazione. Grazie anche te Dennis da parte mia e di tutti noi.
 
Top
view post Posted on 4/7/2014, 16:11     +1   -1
Avatar

deus e non solo

Group:
Member
Posts:
688
Reputation:
+1
Location:
val di cornia; terra degli etruschi denominata PESTE ROSSA

Status:


per cronaca i vecchi raccontano della battaglia fra " Giganti " di Perolla raccontano che i carri americani erano in fila indiana ed il carro tedesco sparo per prima a quello di testa distruggendolo dopo subito sparò a quello di coda distruggendo anche quello cosi blocco l'intera colonna, e siccome, il posto non permetteva, in quanto angusto, la manovre dei restanti carri; cosi il carro tedesco ogni volta colpiva , poi si nascondeva, poi riusciva sparava e si nascondeva nuovamente dopo aver sparato in questa maniera fece fuori " fuori " 23 carri americani, si dice anche che molti equipaggi lasciarono il carro per non essere ammazzati. La storia mi è stata raccontata dal padre di un collega di lavoro proprio di Perolla , spero di aver contribuito a mettere un altro tassello alla storia
ciao a tutti
 
Top
view post Posted on 4/7/2014, 16:21     +1   -1
Avatar

White's M6 + Detech Sef 12x10

Group:
Member
Posts:
3,627
Reputation:
+236
Location:
Campagna Pisana - Toscana

Status:


Ciao Roberto, adesso grazie a te sappiamo anche la dinamica dell'eccezionale azione dell'Oberfähnrich Röhrig che conferma la tattica di combattimento imposta dalla mole del pesante mezzo e dalla cronica penuria tedesca del carburante, il mordi e fuggi, il nascondersi per poi ricomparire come un fantasma sul di un'ulteriore obbiettivo. Ottima partecipazione di tutti con dovizie di particolari davvero interessanti.
 
Top
view post Posted on 4/7/2014, 17:39     +1   -1
Avatar

Metal in uso: White's M6

Group:
Cavaliere del Forum
Posts:
4,865
Reputation:
+54
Location:
Cisterna di Littoria

Status:


Meglio di ogni altro libro di storia. Luciano ormai i complimenti sono scontati, sia per il ritrovamento che per la spiegazione storica ad esso collegato ;)
 
Web  Top
view post Posted on 4/7/2014, 23:14     +1   -1
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
525
Reputation:
0

Status:


Interessante come sempre talpa, e che ritrovamento la chiave di un Tiger!
 
Top
view post Posted on 4/7/2014, 23:30     +1   -1
Avatar

http://metaldetectorhobby.forumfree.it

Group:
Bannato
Posts:
11,667
Reputation:
+27
Location:
REPUBLIC OF MOLOSSIA

Status:


Luciano splendida discussione...
Un altro carrista tedesco in Francia distrusse un bel po' di carri posizionandosi su di una collinetta ad un bivio stradale! Domani se trovo un po' d'informazioni le posto!

Questa discussione andrebbe postata direttamente nella sottostanza "approfondimenti di militaria"!!
 
Top
view post Posted on 4/7/2014, 23:38     +1   -1
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,226
Reputation:
+85

Status:


CITAZIONE (Talpaman @ 4/7/2014, 17:21) 
Ciao Roberto, adesso grazie a te sappiamo anche la dinamica dell'eccezionale azione dell'Oberfähnrich Röhrig che conferma la tattica di combattimento imposta dalla mole del pesante mezzo e dalla cronica penuria tedesca del carburante, il mordi e fuggi, il nascondersi per poi ricomparire come un fantasma sul di un'ulteriore obbiettivo. Ottima partecipazione di tutti con dovizie di particolari davvero interessanti.

stessa tattica utilizzata qua, usarono due casolari vicini e un bosco pernascondersi e "inchiodare" i canadesi su una strada di crinale... doveva essere una tattica consolidata...

p.s.Luciano non disperare prima o poi riuscirò a transitare!! Finanze e impicci permettendo... :cry:
 
Top
view post Posted on 5/7/2014, 09:36     +1   -1
Avatar

Metal in uso: White's M6

Group:
Cavaliere del Forum
Posts:
4,865
Reputation:
+54
Location:
Cisterna di Littoria

Status:


CITAZIONE (nicos1977 @ 5/7/2014, 00:30) 
Luciano splendida discussione...
Un altro carrista tedesco in Francia distrusse un bel po' di carri posizionandosi su di una collinetta ad un bivio stradale! Domani se trovo un po' d'informazioni le posto!

Questa discussione andrebbe postata direttamente nella sottostanza "approfondimenti di militaria"!!

Stai parlando del famoso asso dei carri Michael Wittman che a Villers Bocage con il suo Tiger distrusse una colonna di 27 carri Sherman
 
Web  Top
19 replies since 4/7/2014, 13:50   1561 views
  Share