Vedo che la discussione dell'altro topic ha preso nuova vita, ma la sostanza è rimasta la stessa.
Ribadisco il mio punto di vista, ma aggiungerò del nuovo, il metal detecting è un hobby, ci si svaga, ci si immerge nella natura e si libera la mente dai problemi di tutti i giorni.
Chi cerca nei boschi, nei campi, in collina e sulle montagne, rimanendo nella legalità, sa che non ci caverà un centesimo, solo spese, benzina, mangiare fuori ecc. ma è un hobby ed è bello così.
La ricerca in spiaggia e in mare è l'unica che può in condizioni favorevoli generare del profitto, quindi farlo di lavoro è possibile? la risposta è si
è conveniente farlo? la risposta è: no
Mi spiego, (prima che mi mettiate in croce
) se ci si mette di impegno e costanza, il che significa diverse ore al giorno spese in ricerca, tutti i giorni, con la giusta esperienza e abilità, è possibile avere un ritorno economico pari ad un lavoro ordinario, è così, chi dice il contrario lo fa per convenienza o perché non sa e non crede.
Tuttavia, prendere tale attività come lavoro e non come hobby implica notevoli disagi, che ne rendono sconveniente la pratica, innanzitutto bisogna necessariamente spostarsi costantemente per sondare nuovi posti di ricerca, il che implica vivere come uno zingaro tutto l'anno in un camper o una roulotte, quindi non avere fissa dimora come un barbone, patendo i disagi del caldo eccessivo e del freddo intenso, dover razionare l'acqua per lavarsi, caricarsi sulle spalle taniche per riempire i serbatoi della stessa, scaricare ogni tot giorni i liquami prodotti e immagazzinati nel serbatoio delle acque nere, oppure in alternativa, scendere con la pala, fare un buca, magari nel ghiaccio ed espletare i propri bisogni fisiologici all'esterno. A questo si aggiunga i danni fisici prodotti da una prolungata ricerca, e vi assicuro che ci sono, tra 30 min io vado a fare gli ultrasuoni ad immersione per i tendini alla mano destra, causa utilizzo eccessivo dell'Excalibur in mare, e l'ho utilizzato solo due settimane, figuriamoci tutto l'anno, per il resto della vita.. poi non parliamo di dolori muscolari, articolari, reumatismi ecc. che inevitabilmente sorgerebbero. A tutto questo, c'è anche il risvolto economico delle spese, un camper costa tanti soldi, farlo camminare tanto gasolio, spostare una casa su ruote ha un bel consumo, poi usura dello stesso, gomme, freni, motore, manutenzione ecc. senza contare anche il lato del pericolo dovuto al vivere in mezzo ad una strada. Insomma in definitiva non la vedo una grande opportunità, se si ha un posto di lavoro e un tetto sulla testa e ancora si riesce a fare due pasti al giorno, conviene rimanere lì dove si è
P.s.
Spendo due parole sulla storia di Rufido, per me ha fatto bene ha dirgli al fatto suo al tizio con la birra, anzi direi che è stato molto pacato nell'esporre la sua disapprovazione, mentre direi che il tizio è stato oltremodo villano, scortese e anzichenò offensivo. E qui ho usato toni miti pure io perché siamo su un forum