Nel lontano novembre 2020, si fa per dire, anzi come va di moda da poco, nel novembre venti venti. Ho approfittato per andare a RIvisitare un luogo, che fin da piccolino mi ha sempre meravigliato, nativo di quelle zone. Incuriosito fin da piccolino a casa dei nonni, potevo guardare, anzi ammirare questa costruzione da lontano dalle finestre più alte di casa. Ci sono stato moltissime volte sin da tenera età, ma anche adesso oltre a questa volta “fotografica”, passo sempre volentieri a far un salto. Un luogo che non mi stanca, e mi fa pensare.
Inaugurato il 29 agosto del 1926, su iniziativa dell’associazione 3 novembre 1918, associazione voluta dal Generale Pecori Giraldi, comandante appunto della 1 armata. Che qui riposa per sua volontà, voleva rimanere con i suoi uomini.
Vi mostro dei particolari degli affreschi interni, molto belli da vedere e sopratutto da pensare e riflettere, vita quotidiana, o azioni di guerra.
È stata affrescata da Tito Chini, di lui magari ne parleremo un altra volta, fu personaggio amato del Pecori Giraldi.
Nei suoi lavori Chini fu ingaggiato anche per lavorare al duomo di Schio, all’ossario del Monte Grappa, decoró i cimiteri di guerra di Treviso, Verona, Trento e Schio.
All'interno esistono più piani, dei quali non voglio spoilerare (anticipare)..ma continuando a salire, a un certo punto sui piani alti troviamo questa scala, sopra lo spettacolo è fantastico hai nostri occhi. La mia immaginazione va ai reduci che saliti la sopra a loro volta "magari" in tempi passati con orgoglio potevano vedere i monti dove avevano perso la giovinezza, combattuto, preso freddo, pallottole fischianti e sibili di bombe chissà con quale sacrificio e patimento.
Qua il Pasubio.
Ho fatto altre foto, ma non mi sembra giusto svelare troppi particolari. Bisogna andarlo a vedere.
Qui al primo piano invece, riposano le salme di 5146 soldati italiani e 40 di altri soldati Imperiali. Non sono entrato, causa COVID, non era permesso entrare all’interno, ricordo che da piccolino erano sono esposti in teche a vista le ossa di questi giovani soldati, credo anche giustamente da impressionare i visitatori a ricordare cosa fu la grande guerra. Non so se al momento sia così.
Un particolare vi voglio ancora mostrare ed è questo cannone Mod. 1911 da 75mm.
Non ho idea se questo sia stato fatto a posta o meno, dubito ma dei cannoni presenti, controllando dalla "feritoia" di tiro, non conosco il termine tecnico, è lì presente giorno e notte “mira” il Pasubio, ma più precisamente ad occhio nudo si vedo il Rifugio Achille Papa.
Qui possiamo immaginare di tornare indietro nel tempo, addirittura a colori, senza botti e senza guerra, ma a quello che i nostri artiglieri vedevano. La in mezzo c’era il “Milanin”, i baraccamenti italiani, a riparo dall’ artiglieria imperiale, e che presiedevano le linee, che si raggiungevano tramite le 52 gallerie, o la Val canale.
Concludo qui invitandovi e consigliandovi di andare a vederlo, visitare in silenzio e con la mente libera, posso assicurarvi che rimarrà nel vostro cuore, ne sono assolutamente certo.
Un saluto dall'imperatore Attis.