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CITAZIONE (ziffolo @ 27/9/2021, 13:45) E' inutile a mio avviso fare paragoni con altri paesi, come l'UK, che in materia di conservazione dei reperti storici hanno tutt'altro approccio. L'Italia è praticamente un museo a cielo aperto, voglio dire... pure se camminate in una valle montana a 2000m vi puo' capitare di raccogliere selce lavorata nel paleolitico. Figuriamoci cosa puo' uscire con un MD solo nei primi 25cm di terreno. E qui che casca l'asino, mi spiego.
Gli archeologi italiani non apprezzano i detectoristi per il fatto che la stragrande maggior parte degli hobbisti non afferra il concetto che un reperto in metallo, sepolto ad una certa quota in un certo posto, rappresenta un marker temporale (cosa che in UK non importa un granchè perchè non hanno un paesaggio storicamente stratificato come il nostro). Non è il semplice fatto di raccogliere una moneta e portarsela a casa, o venderla al mercato nero. E' che viene prelevato dal terreno un dato che in alcuni casi è fondamentale per valutare l'età del sito, e le relative frequentazioni. Quali sono i marker temporali migliori? Quelli con vita relativamente breve nel tempo, e che hanno avuto una larga diffusione areale. Le monete rientrano perfettamente in questo esempio, ma non sono l'unico. Alla luce di questo i reperti non vanno prelevati, ma vanno lasciati dove sono: sepolti.
Ora, per quanto mi riguarda la legge che c'è è già equilibrata. Con un po' di buon senso ci si puo' divertire senza far danni, ma sapete benissimo che c'è tanta gente che esce col MD con la speranza di pescare reperti antichi, senza la minima intenzione di denunciarli. Non ci prendiamo in giro. Piuttosto, io sarei per una responsabilizzazione degli utenti, e per allacciare un rapporto con le Istituzioni e le forze dell'ordine, ovvero il patentino e una Federazione Nazionale.
Hai il patentino? Ottimo, allora sai dove puoi andare e cosa puoi fare, e cosa devi fare se trovi una moneta greca. Questo obbligherebbe TUTTI i possessori di MD a denunciare il possesso di uno strumento (mettendo in croce i tombaroli) e creerebbe meno imbarazzo, all'atto del reperimento di un oggetto di valore, a fare la denuncia senza doversi inventare "stavo portando il cane a passeggio e poco vicino a dove ha fatto la cacca ho trovato quest'ascia in bronzo". E sull’arativo, dove i livelli stratigrafici sono compromessi? O tutto il materiale finito in un posto per casualità, e non legato alla presenza stabile di frequentazioni antiche in quel posto ?Su, le monete erano fatte per essere scambiate, pensate di trovare monete romane solo in prossimità degli insediamenti? Ziffolo sai quanti siti conosciuti vengono lasciati sepolti, insieme a tutto il materiale metallico li conservato, solo perché “di scarso rilievo archeologico?” Di ville del I secolo nella mia zona conosciute già dai primi del Novecento, documentate e mai indagate, se non con ricognizioni di superficie o al massimo con qualche trincea esplorativa te ne saprei indicare almeno una cinquantina. E cosa si fa per preservare questo materiale? NULLA! E pensate che tutto rimanga lì all’infinito? Andiamo, conoscete tutti l’opera distruttiva dei lavori agricoli sulle strutture antiche… i reperti continuano a essere triturati dagli aratri e polverizzati dai concimi chimici, e cosa si fa per recuperarli? Nulla, perché fondamentalmente non interessa! In Italia il problema vero è che c’è troppa roba, NON SANNO PIÙ DOVE METTERLA! Si preoccupano tanto di preservare questa fantomatica stratigrafia quando permettono che rimanga sepolta per sempre fino a quando non sarà irrecuperabile. Capite che non ha senso? Edited by FilippoTR - 27/9/2021, 14:54
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